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Tardani. I buoni pasto non aumenteranno

Per l'Amministrazione è priva di fondamento la notizia di ulteriori aumenti del costo dei "buoni pasto" nelle mense scolastiche comunali. La protesta dei genitori per l'aumento,  secondo i numeri forniti dall'Amministrazione, ha assunto dimensioni marginali

L'Amministrazione comunale smentisce le voci di presunti ulteriori aumenti del costo dei "buoni pasto" nelle mense scolastiche.

"Questa notizia è assolutamente priva di fondamento - dichiara l'assessore all'Istruzione e ai Servizi Scolastici Roberta Tardani - in queste ore ci giungono notizie che, di fronte ai plessi scolastici, alcune persone starebbero diffondendo l'informazione secondo cui a dicembre verrebbe ulteriormente aumentato il costo del buono pasto a 6 euro e che, nei primi mesi del 2012 il costo dello stesso arriverebbe addirittura a 9 euro".

"Niente di più falso - smentisce l'assessore - e, probabilmente, notizie messe volutamente in circolazioni nel tentativo, forse, di far accrescere il numero dei genitori che hanno dato vita, sin dal primo giorno di scuola, ad una protesta che, seppure legittima, dovrebbe tuttavia essere corretta e veritiera proprio a tutela degli utenti. Sia di chi aderisce alla protesta, sia di chi altrettanto legittimamente decide di usufruire del servizio mensa".

"A tale riguardo - precisa l'assessore Tardani - al fine di dare l'esatta dimensione della protesta in atto, rendiamo noti i dati relativi alle richieste di preparazione dei pasti nei primi due giorni di scuola, pervenuti all'Ufficio Scolastico comunale:

12 settembre 2011 - 1° giorno di scuola

- La CAMST azienda che gestisce in appalto il servizio mensa alle ore 11,00 ha comunicato di aver ricevuto la richiesta di preparazione di 744 pasti (nel primo giorno di scuola del precedente anno scolastico vennero forniti 738 pasti).

- Sentite telefonicamente le Direzioni Didattiche rispetto alle comunicazioni di non utilizzo del servizio mensa per l'anno scolastico corrente, solo nella Scuola Primaria a tempo pieno di Ciconia è risultato che 30 genitori hanno chiesto alla dirigente scolastica l'autorizzazione per portare a casa i propri figlio durante l'intervallo del pranzo.

- In tutte le altre scuole ci sono state poche richieste del genere: complessivamente 13 richieste tra le scuole primarie 'Barzini' e Sferracavallo e 5 richieste alla Scuola Primaria di Orvieto Scalo, ovvero, le stesse richieste note alle direzioni scolastiche sin dallo scorso anno riguardanti l'utenza che abita vicino alle scuole o che osserva diete particolari.

13 settembre 2011 - 2° giorno di scuola

- La richiesta giornaliera del servizio mensa pervenuta all'ufficio scolastico è stata di 970 pasti (lo stesso giorno del precedente anno scolastico ne vennero richiesti 1100).

La diminuzione del numero dei pasti serviti è dovuta però al fatto che nelle scuole con moduli (1 rientro a settimana) del Circolo Didattico di Orvieto Capoluogo, i rientri pomeridiani per il nuovo anno scolastico inizieranno il prossimo 3 ottobre.

Presso l'URP e l'Ufficio Decentrato di Orvieto Scalo continua intanto l'affluenza degli utenti per iscriversi ai servizi mensa e trasporto. Si prevede quindi un ulteriore aumento delle domande (nel precedente anno scolastico 2010/2011 a fine ottobre le richieste per il servizio mensa scolastica furono, infatti, 1295).

- Le direzioni scolastiche confermano che la protesta presso la Scuola primaria di Ciconia riguarda 34 utenti di cui solo 18 iscritti al servizio mensa, mentre nel secondo giorno di scuola si è aggiunta la protesta di alcuni utenti della classe 3^ del tempo pieno della Scuola Primaria Barzini di Orvieto centro".

"La protesta quindi - conclude l'assessore Tardani - è limitata a pochi casi rispetto al numero degli utenti effettivi dei servizi comunali e, proprio questa mattina, le direzioni scolastiche ci riferiscono che alcuni utenti hanno ripreso ad usufruire del servizio mensa. Fermo restando la legittimità di manifestare il dissenso dall'aumento del costo del buono pasto, va ricordato però che, chi si iscrive alla mensa lo fa per libera scelta conoscendone anticipatamente il costo di fruizione. L'aumento del costo del servizio mensa si è reso necessario per assicurarne la continuità. Ogni anno la CAMST fornisce oltre 153.000 pasti per un importo complessivo del servizio di circa 790.000 euro. Il costo a carico delle famiglie, considerata la differenziazione tariffaria dei buoni pasto che vanno da 2 a 5,50 euro in base agli scaglioni di reddito, copre circa 540.000 euro. Gli uffici comunali e l'assessore comunque sono sempre a disposizione dei genitori che abbiano necessità di altri chiarimenti".

Pubblicato il: 16/09/2011

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