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La probità del Sindaco Concina

Nota della segreteria del PD. "Il Sindaco Concina rinuncia all'indennità e questo è lodevole. Ciò che non si può accettare è l'ipocrisia della destra orvietana, che continua ad enfatizzare il fatto come se fosse un merito di cui tenerne conto sul piano politico"

Riceviamo dalla segreteria Pd di Orvieto e pubblichiamo

Il Sindaco Concina rinuncia all'indennità e questo è lodevole. Ciò che non si può accettare è l'ipocrisia della destra orvietana, che continua ad enfatizzare il fatto come se fosse un merito di cui tenerne conto sul piano politico. Come a dire, vedete noi quanto siamo bravi, lavoriamo gratis. E ormai non gli basta più la vetrinetta orvietana, dove hanno capito di aver perso ogni credito, si lanciano nel panorama nazionale, sperando nell'effetto di ritorno, e fanno pubblicare articoli su Il Giornale, il quotidiano del loro padrone di casa.
Ora, il Sindaco Concina è un signore di oltre 73 anni, che gode di una pensione d'oro, meritatissima si intende, ma pur sempre d'oro, che proprio per questo gli permette simili atti di generosità. Del resto per pensionati di tal calibro non è la retribuzione la spinta motivazionale a portarli ad accettare la carica di Sindaco, ma ben altro ovviamente.
Se però questo rientrasse nel metodo di valutazione della statura politica di un amministratore, come vuol far credere la destra orvietana, significherebbe che della "res publica" se ne dovrebbero occupare solo i pensionati oppure i ricchi. Infatti, una persona in piena attività che dovesse dedicarsi a tempo pieno alla carica di Sindaco, e una città di 20.000 abitanti questo lo richiede, deve rinunciare al proprio lavoro e quindi non può rinunciare all' indennità.
Ripeto, è un atto lodevole quello di Concina, ma tutta questa pubblicità, che dura da oltre un mese, è veramente stucchevole oltre che ipocrita e ingannevole.
Quanto agli Assessori la loro rinuncia non è neanche lodevole; sarebbe imbarazzante il contrario visto che non vanno in Comune neanche una volta a settimana, come il PDL stesso ha affermato in una recente nota.
Sul piano contabile poi, a fronte del risparmio per questa stoica rinuncia ci sono i rimborsi dei Consiglieri delegati, che dovendo sostituire gli assessori latitanti si assentano dal lavoro. Il datore di lavoro li retribuisce ugualmente, pur vedendoli poco in ufficio mentre li vediamo noi molto nelle segreterie comunali, poi però l' azienda chiede il rimborso al Comune di Orvieto. A conti fatti ci rimettiamo.

Pubblicato il: 12/09/2011

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