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Una manifestazione pacifica e muta contro chi vuole spegnere la musica e ridurre Orvieto al silenzio

È la risposta più eloquente alla proposta lanciata dall'assessore al Commercio e Turismo, Marco Marino di fa cessare la musica dal vivo nei locali alle 23.00. Interviene i dj Gerarrdo, il musicista Vieri Venturi

ORVIETO - Una manifestazione pacifica e muta contro chi vuole spegnere la musica e ridurre Orvieto al silenzio. È la risposta più eloquente alla proposta lanciata dall'assessore al Commercio e Turismo, Marco Marino di fa cessare la musica dal vivo nei locali alle 23. Una proposta che molti si rifiutano anche di commentare optando per battute tra l'ironico e il sarcastico. Intanto però, si è messa in moto la macchina per cercare di organizzare una manifestazione "pacifica e silenziosa con l'autorizzazione sia comunale che di pubblica sicurezza" spiega il dj Gerardo Cerroni che in queste ore lancia un appello anche sul web, una manifestazione per dire basta alle polemiche e passare ai fatti "perché - dice Cerroni - non si può più tollerare o dare ascolto ad una o due persone che non sopportano la musica di nessun genere alle 23, solo perché hanno costituito un comitato anti rumore". La proposta di "spegnere" la musica alle 23 ha scatenato reazioni di scherno. "A quell'ora non ho preso neanche il caffè" esemplifica un giovane avventore, le cui parole vengono riprese all'incirca con lo stesso tono, anche da un altro ragazzo: "A quell'ora spesso si esce di casa per arrivare ad Orvieto, mi dispiace ma così la rupe farà la fine di Civita di Bagnoregio". Tra i musicisti c'è chi propone una soluzione di compromesso. "Un orario finale "decente" o rispettoso dei diritti di tutti - interviene Vieri Venturi - penso che possa essere quello delle 24 - 24,30 nei giorni prefestivi. Anche perché un concerto di solito dura meno di 3 ore". Ma soprattutto secondo Venturi "si dovrebbe far capire a chi protesta per il rumore (ed a chi vuole legiferare in merito), che la musica è solo una piccola parte: quando c'è un assembramento di persone ed ognuno dice qualcosa, è naturale che cresca il volume (ma casualmente, spesso, lo stesso volume è più basso quando c'è la musica). Ieri sera, ad esempio (venerdì sera per chi legge, ndr) alle una circa sono passato a via Duomo, non c'era musica, ma c'erano così tante persone che bloccavano la strada, e non c'era silenzio, anzi. Ciò significa che dovremmo tutti regolarci e regalarci maggiore rispetto reciproco. Non si può arrivare ad una soluzione di "polizia", ad un coprifuoco. Basterebbe utilizzare tutti il buon senso. So però che è tanto difficile, soprattutto per chi gestisce i locali e non può certo stare a dire a tutti, di continuo, di parlare piano dopo una certa ora oppure chiudere l'esercizio nel momento di migliori affari. Magari - conclude Venturi - un incontro tra tutti gli interessati, il dialogo, potrebbe aiutare a creare una soluzione condivisa, che, ovviamente, deve poi essere rispettata". Insomma, ci risiamo. C'è da aspettarsi che, dopo il lungo lavoro di partecipazione portato avanti in un anno circa, dall'ex assessore Marco Sciarra, presto si ricominci tutto daccapo. Intanto dal 16 settembre scatta l'orario "invernale" per possibilità di fare musica nei locali. Il regolamento in vigore prevede infatti che si possa suonare: nel periodo dal 15 marzo al 14 giugno e dal 16 settembre al 15 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 23,30. Nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 24 nei giorni dalla domenica al giovedì e dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 24,30 nei giorni del venerdì e sabato.

Pubblicato il: 11/09/2011

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