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Il PD di Orvieto appoggia la riforma endoregionale della Marini

Riceviamo dal Pd di Orvieto e pubblichiamo

La riforma endoregionale portata avanti con determinazione dalla giunta di Catiuscia Marini è la risposta innovativa dell'Umbria alle ineludibili esigenze di modernizzazione che a livello del governo del Paese, invece, segnano il passo.

Infatti, nella finora ultima stesura della manovra economica del governo Berlusconi che sarà fatta passare col voto di fiducia di una maggioranza quanto mai litigiosa al suo interno, nulla è stato migliorato per quel che riguarda la vita dei cittadini. Anzi, se con questa manovra l'Italia si salva dalla condizione greca per il rotto della cuffia, rimane ferma e pesante la scure sulle Regioni e sugli Enti locali, chiamati a colmare i buchi prodotti da un governo inefficiente. Il tutto sulla viva pelle dell'italiano comune, che vedrà messi in forse i servizi essenziali quali sanità, scuola e trasporti.

Per questi motivi il PD ha aderito allo sciopero generale del 6 settembre con il milione di italiani comuni radunatisi nelle piazze. Perché questa manovra scarica tutti i sacrifici, ancora una volta, sulle spalle delle fasce più deboli e più esposte. E perché non contiene alcuna indicazione, alcuna idea per lo sviluppo del Paese. Una volta tagliato tutto il tagliabile, come andremo avanti?

E' in questo quadro che si situa la forte innovazione voluta dalla giunta regionale dell'Umbria. Modernizzare senza fare "macelleria sociale"; innovare per creare sviluppo, come da alcune delibere già approvate dal Consiglio regionale.  

Rivedere l'intero impianto degli enti di secondo livello e delle agenzie che si occupano di politiche di sviluppo e promozione, ridurre le ASL, rivedere le normative dei consorzi, dei consorzi, andare verso un rapido superamento degli ATI, sono alcune delle proposte che consentiranno di contenere i costi, snellire le procedure burocratiche, migliorare i rapporti con i cittadini e mantenere inalterato il livello dei servizi al cittadino e alle imprese, nonché la qualità della sanità pubblica.

L'organizzazione e la valorizzazione dei territori devono rappresentare la piattaforma di un processo ambizioso e lungimirante di riforme regionali, che favorisca le associazioni tra comuni, rendendoli  determinanti in materia di scelte  sul governo dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento alla gestione di acqua e rifiuti.

Il PD Orvieto, come molti esponenti del PD umbro, si riconosce pienamente in questo cammino verso una gestione del territorio più snella, meno burocratica, più consona ai nuovi bisogni dell'"umbro comune". Che non ci sta a stracciarsi le vesti, ma propone un nuovo inizio.

Pubblicato il: 08/09/2011

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