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Pd di Castel Viscardo: 'I piccoli Comuni sono presidio di rappresentanza e partecipazione a basso costo'

Risposta alla proposta di "fusione" dei comuni di Castel Viscardo, Castel Giorgio ed Allerona diffusa dal PdL locale

ORVIETO - Un comitato per la fusione dei Comuni di Castel Viscardo, Allerona e Castel Giorgio? Il Pd di Castel Viscardo boccia senza appello la proposta avanzata dall'opposizione tacciando l'idea di essere non solo inutile e dannosa, ma anche assolutamente di facciata. In primis perché la proposta non è stata sostenuta in campagna elettorale ma solo adesso a margine dell'approvazione della manovra finanziaria e poi perché sarebbe fuori luogo il riferimento del Pdl alle "rendite di posizione" quando il compenso annuale di un consigliere comunale di un piccolo Comune è di 100 euro e quando, come nel caso del Comune di Castel Viscardo, non ci si avvale neanche di consulenze esterne. "I piccoli Comuni non sono un peso per il sistema Italia ma una ricchezza" afferma il Pd, partito che a Castel Viscardo esprime il sindaco. "La capillare presenza territoriale, la possibilità di intervento assiduo e costante nella vita del Comune, la capacità propositiva dell'amministrazione segue ed incentiva" sono alcuni degli aspetti positivi che elenca il Pd a favore di piccoli Comuni. "Riteniamo che, prima di parlare di fusione tra Comuni e di perdita della rappresentanza, si debba procedere verso quella ottimizzazione, collaborazione, e condivisione dei servizi offerti ai cittadini dai Comuni .- continuano i Democratici -. Ed è proprio la direzione che l'amministrazione comunale sta seguendo da tempo". I Comuni di Castel Giorgio, CAstel Viscardo e Allerona già da tempo gestiscono in forma congiunta molti servizi a partire dalla municipale, passando per la raccolta dei rifiuti e la segreteria. Vige anche un accordo per il quale ogni posizione organizzativa che va in pensione non viene reintegrata, ma la sua funzione viene ad essere fusa. In definitiva, il Pd di Castel Viscardo semmai è più utile "intervenire su enti di secondo grado, non rappresentativi della volontà popolare, spesso realmente costosi per le tasche dei cittadini, prima che su i piccoli Comuni". Più articolato il giudizio del sindaco di Allerona, Valentino Rocchigiani secondo il quale il discorso va inquadrato all'interno di una "vera e seria" riforma istituzionale. "Basta alla politica degli spot, c'è la necessità che Stato e Regioni decidano seriamente il destino degli enti e l'attribuzione delle funzioni - afferma Valentino Rocchigiani - dentro a questo ragionamento la sorte dei Comuni va considerata alla luce della decisione che una volta per tutte verrà presa sulla sopravvivenza o meno delle Province".

Segue il testo integrale diffuso dal PD l'Amministrazione di Castel Viscardo

Il Partito Democratico di Castel Viscardo prende atto, non con poco stupore, che il Pdl locale propone oggi, a margine dell'approvazione della manovra finanziaria, addirittura la fusione dei tre Comune di: Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio.

Lo stupore è dovuto al repentino cambio di posizione politica che, il gruppo del Pdl ha effettuato rispetto al programma con il quale si era presentato alle elezioni di due anni fa circa. In questo infatti troviamo scritto "ridefinizione dei confini comunali con il passaggio della frazione di Pianlungo sotto il comune di Allerona eliminando così situazioni amministrative inusuali". Nessun accenno ad una fusione tra Comuni, cosa poco remunerativa in campagna elettorale, e una dimenticanza per la frazione de "Le prese" che non si comprende dove dovrebbe andare a finire.

Lo stupore è anche legato ad alcune espressioni presenti nel comunicato stampa, estremamente brevi e sbrigative per trattare in maniera idonea una tematica così complessa. Tra le altre cose troviamo scritto: " il Pdl propone la creazione di un "Comitato per la Fusione" aperto tutti coloro che intendono impegnarsi in questo difficile ma necessario passo che vada oltre i localismi e le rendite di posizione".  Ci domandiamo quale siano queste rendite di posizione, forse i 100 euro annuali che un Consigliere Comunale prende? Oltretutto queste denunciate rendite di posizione non sono espresse, quindi ci piacerebbe conoscerle.

Stupiti anche dalla dichiarazione che il nostro Comune utilizzerebbe fondi per costose ed "inutili consulenze". Invitiamo il Pdl di Castel Viscardo a leggere attentamente il bilancio e le rilevazioni delle consulenze, inviate al Governo, presso il Ministero della della Funzione Pubblica, agli organi di controllo,esaminate dal revisore del conto, dalle quali si evince chiaramente che il Comune di Castel Viscardo non si avvale di Consulenze esterne.

Come Partito Democratico di Castel Viscardo ritenevamo prima, e lo pensiamo ancora oggi, che i piccoli Comuni non siano un peso per il sistema Italia ma una ricchezza. La capillare presenza territoriale, la possibilità di intervento assiduo e costante nella vita del Comune, la capacità propositiva dell'amministrazione, ben visibile nel nostro Comune attraverso le molte iniziative che l'amministrazione incoraggia, segue ed incentiva ( non economicamente ma con forme di volontariato anche dei consiglieri comunali, spesso impiegati in lavori "manuali"). Vi è poi un grande valore di partecipazione legata alla presenza dei Consiglieri Comunali, che possono portare contributi di pluralità di idee. In un periodo nel quale c'è sempre più disinteresse per la cosa pubblica, e disprezzo per la politica, l'attivismo locale diventa spesso un mezzo di coinvolgimento di giovani e meno giovani. E' per questo che il programma elettorale della lista che appoggiava il Sindaco Tiracorrendo prevedeva, in tempi "non sospetti", la necessità di prevedere forme associative tra i Comuni confinanti, che generano sicuri risparmi ma non fanno perdere il ruolo centrale e peculiare delle Municipalità.

Ampio spazio potrebbe essere poi dedicato all'effettivo risparmio che questa fusione comporterebbe. Sono forse i pochi euro che prende un consigliere Comunale, un Assessore  o l'indennità del Sindaco, ad incidere in maniera decisiva sul debito del nostro Stato? Ovviamente no. E poi perché i Paesi Europei più avanzati, spesso portati ad esempio di una buona politica, hanno un numero di Comuni più alto di quello italiano?

Non cambiare nulla dunque? Assolutamente no. Riteniamo che, prima di parlare di fusione tra Comuni e di perdita della rappresentanza, si debba procedere verso quella ottimizzazione, collaborazione, e condivisione dei servizi offerti ai cittadini dai Comuni. Ed è proprio la direzione che l'Amministrazione Comunale sta seguendo da tempo. Non ci si può più permettere di "coltivare il proprio orticello"; è evidente che è necessario uno sguardo di area vasta, che superi anche la collaborazione tra i soli tre Comuni sopra indicati. Tale visione e progettualità è di fatto già attiva e perseguita dall'Amministrazione locale, pensiamo al progetto per la raccolta differenziata portato avanti da tutti i Comuni del comprensorio.

In secondo luogo il Partito Democratico di Castel Viscardo ritiene che si dovrebbe intervenire su enti di secondo grado, non rappresentativi della volontà popolare, spesso realmente costosi per le tasche dei cittadini, prima che su i piccoli comuni.

Siamo comunque disponibili a ragionare con tutti quei cittadini che, mossi da interesse civile e sociale, vogliano affrontare tematiche riguardanti la gestione del territorio e i rapporti tra i diversi Comuni. 

 

Pubblicato il: 07/09/2011

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