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Sfratto al Carmine, non ci sono i tempi necessari

Le associazioni culturali "Il Collettivo Teatro Animazione" e "Il filo di Eloisa" hanno incontrato il sindaco

ORVIETO - "Sfratto" al Carmine, non ci sono i tempi necessari e, soprattutto, che ne sarà dei progetti avviati? Sono questi i primi e più urgenti motivi di preoccupazione che hanno spinto le associazioni culturali "Il Collettivo Teatro Animazione" e "Il filo di Eloisa" a chiedere un incontro urgente al sindaco, incontro che si è svolto nella giornata di ieri. Sugli esiti, però, c'è grande riserbo per non compromettere le eventuali soluzioni che si potrebbero prospettare. Il primo disagio delle associazioni è legato ai tempi e alle modalità dello sgombero "in quanto - scrivono in una lettera inviata al sindaco e all'assessore alla Cultura oltre che per conoscenza a tutti i capigruppo consiliari - la perentorietà dei tempi comunicatoci non ci dà la possibilità tecnica di effettuare i medesimi". Inoltre, le associazioni intendono avere chiaramente sui singoli progetti che stanno portando avanti anche in compartecipazione con l'amministrazione, a prescindere dal bando con cui il Comune affiderà la struttura. "Oltre ad avere una dotazione di materiali che non è semplice rimuovere in così poco tempo, come da promemoria inviato all'assessore alla Cultura - scrivono le associazioni nella lettera - ci sono ancora dei progetti non terminati e già avviati nell'anno passato o progetti su cui l'amministrazione comunale ha una compartecipazione, come ad esempio il progetto "Lettori Portatili in rete", con una chiusura prevista nella seconda quindicina del mese di ottobre 2011 e finanziato dalla Regione Umbria assessorato alle Politiche Sociali, Abitative e alle Politiche Giovanili attraverso l'accordo quadro in materia di politiche giovanili "I giovani sono il presente", realizzato dalla direzione artistica del Laboratorio Teatro Orvieto in partenariato con il Comune di Orvieto, assessorato alla Cultura e altre associazioni del territorio". Più nel dettaglio il progetto prevede il coinvolgimento del Comune tramite la collaborazione degli uffici deputati, ma anche attraverso la "promozione tramite il sito web e l'ufficio stampa del Comune" oltre che "il cofinanziamento al progetto con l'utilizzo di locali di proprietà comunale e alle spese delle relative utenze".

Pubblicato il: 06/09/2011

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