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Il tribunale di Orvieto e i salti mortali del PDL locale

Nota di Carlo Emanuele Trappolino.  Sul tribunale "è una cosa seria gloriarsi di un grande risultato quando a provocare il danno sono gli stessi che si gloriano?". E sulla giunta Còncina Trappolino si chiede "cosa c'è di più inaudito e circense di questo esecutivo?"...

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Riceviamo da Carlo Emanuele Trappolino e pubblichiamo

Hanno ragione gli amici del PDL di Orvieto a dirsi sconcertati. Il grottesco e surreale spettacolo offerto dal governo in carica - capace di affermare, in poche ore,  tutto e il contrario di tutto - avrebbe fatto venire le vertigini anche a Lewis Carroll, l'autore di "Alice in Wonderland". Cosicché, si trovano anche loro a far salti mortali (del resto, cosa c'è di più inaudito e circense di questo esecutivo?) ed alzare cortine fumogene per occultare il rovinoso e colossale fallimento del centrodestra.

Su una cosa però si può convenire: la questione della ridefinizione delle circoscrizioni giudiziarie è "complessa e articolata". Però: non è stato il  Ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma (PDL)  a proporre con un suo emendamento la soppressione dei tribunali minori e, per reazione,  a suscitare le misure "correttive" dei senatori PDL? Ma è una cosa seria gloriarsi di un "grande risultato" quando a provocare il danno sono gli stessi che si gloriano? 

L'impegno serio e tenace di Benedetti Valentini a favore dei tribunali di Spoleto e Orvieto non mitiga certamente lo stato confusionale in cui versa il governo Berlusconi che, votato al peggio, non riesce a trarre beneficio neppure dalle intelligenze che si trova in casa.

Infine, comprendo l'animosità dell'amico Turreni, costretto, suo malgrado,  a sopportare il pesante fardello di un premier e di un governo occupati ad annegare l'Italia nella gora senza fondo del discredito e della vergogna.  Ma Guido non si disperi: contiamo di liberarlo presto da tanta fatica. Tutto il Paese ne sarà felice.

 

Pubblicato il: 04/09/2011

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