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Quasi 2000 il numero delle persone da evacuare

Già si trema per i costi della bonifica. Scatta da stamani, a partire dalle 6,  l'operazione di disinnesco della bomba d'aereo. Si tratta della nona bomba rinvenuta all'interno del territorio orvietano dal 1995 ad oggi. Giuliano Santelli auspica un  lavoro sistenatico di bonifica. "E' bene ricordare che un intervento preventivo di bonifica ha costi assolutamente inferiori ad interventi come quello in atto"

ORVIETO - Sale a quasi 2000 il numero delle persone da evacuare mentre, nel giorno del brillamento, già si trema per i costi della bonifica. Scatta da stamani, a partire dalle 6, infatti, l'operazione di disinnesco della bomba d'aereo da 1000 libre trovata mercoledì scorso, nel corso di alcuni lavori di sbancamento in un terreno privato in via degli Ippocastani, nel quartiere di Ciconia. Dei costi dell'operazione si parlerà ufficialmente a cose fatte, ma i 28mila euro che ci sono voluti per il brillamento dell'ultima bomba (quella del gennaio 2010) non lasciano presagire nulla di buono alla proprietà del terreno che stavolta è di privati. Proprio sui costi di queste ricorrenti, singole, bonifiche, è tornato anche il responsabile della protezione civile, Giuliano Santelli che rilancia l'idea di una bonifica preventiva e sistematica sulla base di un'indagine a tappeto. "Si tratta della nona bomba rinvenuta all'interno del territorio orvietano dal 1995 ad oggi. Emerge quindi la necessità, come auspicato già dal 2000 dal professor Franco Barberi di una indagine a tappeto delle aree in espansione abitativa o infrastrutturale che da Allerona scalo ad Orvieto videro nella seconda guerra mondiale questa area bombardata pesantemente, asse strategico verso il fronte di Cassino - afferma Santelli -. E' bene ricordare che un intervento preventivo di bonifica ha costi assolutamente inferiori ad interventi come quello in atto, oltre a non causare disagi alla popolazione ed alle attività produttive di aree densamente popolate". E quanto al piano legato alle operazioni di disinnesco, appunto, eccolo nel dettaglio. Già dalle 5,45 di stamani sarà attivo il Com - Centro operativo misto presso i vigili del fuoco di Orvieto. Sarà la cabina di regia di tutte le operazioni. Dalle 6 alle 8 è prevista l'evacuazione delle 776 famiglie residenti nel raggio di 500 metri dalla bomba, in tutto 1991 persone (non più 1500 come inizialmente reso noto, per un aggiornamento delle liste anagrafiche). Le persone evacuate saranno ospitate per tutta la durata delle operazioni presso tre centri di accoglienza: la sala conferenze dell'ospedale e le scuole elementari di Ciconia e Orvieto. Dalle 8 inizierà il despolettamento dell'ordigno da parte degli artificieri. La bomba sarà poi trasportata presso la cava Sece in località Botto e qui fatta brillare. Per questo dalle 8 e fino al termine delle operazioni sarà evacuata anche l'area che ricade nel raggio di 200 metri dalla cava. Previsto il blocco del traffico sia veicolare che pedonale in corrispondenza di tutti gli accessi alla zona perimetrata. Il collegamento con il vicino ospedale, inaccessibile per la chiusura del ponte dell'Adunata, sarà garantito per le urgenze dalle ambulanze. Nel blocco della circolazione non è coinvolta l'A1, né la ferrovia, mentre è stato disposto un divieto di sorvolo dell'area interessata. Sospese, con ordinanza del sindaco, ovviamente anche tutte le attività agricole, artigianali, commerciali venatorie ed ittiche ricadenti nelle aeree sgomberate. E saranno interrotte anche le forniture di gas ed energia elettrica, nel raggio di 500 metri dall'ordigno se i servizi risultano fuori terra e di 100 metri se questi risultano interrati. Per informazioni sono attivi i numeri: 0763 306410 - 0763 306418 - 0763 306419

Pubblicato il: 04/09/2011

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