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Scoperto sulla Rupe un nuovo giro di fumo. Tre arresti

Dai carabinieri della compagnia di Orvieto, nell'ambito di una vasta indagine anti droga. Coinvolti due ragazzi di 20 e 23 anni e una ragazza anche lei ventenne. L'indagine è tuttora in corso e potrebbe portare al coinvolgimento di altre persone

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ORVIETO - Un nuovo giro di fumo sulla Rupe è stato scoperto dai carabinieri della compagnia di Orvieto, nell'ambito di una vasta indagine anti droga. Le intercettazioni telefoniche unitamente ad altri mezzi hanno consentito di richiedere e quindi di eseguire - almeno per il momento - tre ordinanze di custodia cautelare. In manette tutti giovanissimi. Si tratta di due ragazzi di 20 e 23 anni e di una ragazza anche lei ventenne. Gli arresti sono stati compiuti la scorsa settimana, anche se la notizia si è appresa compiutamente soltanto ieri. Il riserbo resta strettissimo, a detta degli inquirenti, sia per la giovane età dei soggetti coinvolti, sia perché l'indagine è tuttora in corso e potrebbe portare al coinvolgimento di altre persone. I due ragazzi arrestati sono tutt'ora nel carcere di via Roma, ciononostante è possibile che ad ore il giudice per le indagini preliminari disponga di un diverso provvedimento, anche sulla base degli interrogatori che si sarebbero svolti in queste ultime ore. La ragazza, anche lei in manette, si trova invece agli arresti domiciliari. Dall'indagine che, nell'ambito delle perquisizioni, avrebbe portato al sequestro di circa due etti e mezzo di haschich sarebbe emerso un discreto giro di spaccio, a giudicare dal quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato che è stato trovato già diviso in singole dosi. Nonostante la giovane età, due dei ragazzi coinvolti pare siano rimasti già implicati in precedenti indagini, insomma il loro nome non era ignoto alle forze dell'ordine. Adesso, in attesa, che si chiarisca definitivamente la posizione dei tre ragazzi coinvolti più direttamente, il cerchio delle indagini si sta allargando ai clienti per definire con precisione il traffico di fumo che avrebbe fatto capo ai giovani arrestati. Tutti ragazzi di buona famiglia, fumatori abituali e presunti spacciatori, secondo quanto emerso dalle indagini. Indagini sulle quali, come detto, i carabinieri restano abbottonatissimi. Ad incastrare i giovani pare siano state prevalentemente le intercettazioni telefoniche a cui gli investigatori, sotto il coordinamento del sostituto Flaminio Monteleone, sono ricorsi. Ad Orvieto è piuttosto raro il ricorso alle intercettazioni telefoniche che vengono impiegate praticamente solo ed esclusivamente per indagini relative alle sostanze stupefacenti. E non sempre. In ogni caso, ulteriori risvolti dell'inchiesta potrebbero essere resi noti già a partire dalle prossime settimane, quando altri elementi potranno essere resi noti, senza che questo sia d'intralcio all'indagine.

Pubblicato il: 30/08/2011

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