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Trappolino sul tribunale. No alla cancellazione, sì alla riorganizzazione delle circoscrizioni

La manovra del governo porterebbe alla chiusura di tribunali minori e quello di Orvieto è a rischio. Incontro con il presidente dell'ordine degli mavvocati Sergio Finetti

ORVIETO - No alla cancellazione, sì alla riorganizzazione delle circoscrizioni. Il deputato orvietano Carlo Emanuele Trappolino interviene sul rischio soppressione del tribunale di piazza Corsica, alla luce del recente emendamento del ministro della Giustizia Nitto Palma, volto a cancellare 88 tribunali minori. "Sarebbe un atto di saggezza - afferma Trappolino - tornare indietro e avviare la discussione su un decreto legge delega al fine di ridisegnare, cum grano salis, le circoscrizioni giudiziarie. Perché - e in ciò concordo con le posizioni del presidente dell'Ordine degli avvocati di Orvieto Sergio Finetti condividendone le giuste preoccupazioni - se è urgente razionalizzare la macchina della giustizia, risulta essere altrettanto fondamentale procedere anche all'individuazione di circoscrizioni più adeguate alle "gravitazioni" territoriali o centralità che dir si voglia, indipendentemente se da ciò dovesse conseguire il superamento di confini amministrativi". Con la proposta di razionalizzazione il tribunale di Orvieto non solo non verrebbe soppresso ma si troverebbe ad ampliare la propria area di riferimento. "Ci sono pertanto diversi modi di razionalizzare risparmiando - conclude l'onorevole -. Laddove siano possibili ipotesi che migliorino la qualità dei servizi per i cittadini esse debbono essere sostenute con intelligenza e tenacia".

Nota integrale di Carlo Emanuele Trappolino a seguito dell'incontro avuto  con il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Orvieto Sergio Finetti.

 Anche il Tribunale di Orvieto rischia di cadere vittima della furia soppressiva di un Governo che prima stabilisce una soglia "a prescindere" e poi dà corso ad una traumatica mietitura, incurante se sotto ci siano cose buone, utili, efficienti. L'emendamento del Ministro della Giustizia Nitto Palma, volto a cancellare 88 tribunali minori (quelli con un organico sotto le quindici unità), ha il grave difetto della precipitazione. E una riforma della giustizia, pur necessaria e improrogabile, dovrebbe misurarsi con ragionamenti e riflessioni un pochino più raffinati della mannaia.

Di questo emendamento si discute in Senato e, visto l'impianto che molti ritengono irricevibile, sarebbe un atto di saggezza tornare indietro e avviare la discussione su un Decreto legge delega al fine di ridisegnare, cum grano salis, le circoscrizioni giudiziarie. Perché - e in ciò concordo con le posizioni  del Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Orvieto Sergio Finetti condividendone le giuste preoccupazioni - se è urgente razionalizzare la macchina della giustizia,  risulta essere altrettanto fondamentale procedere anche all'individuazione di circoscrizioni più adeguate alle "gravitazioni" territoriali o centralità che dir si voglia, indipendentemente se da ciò dovesse conseguire il superamento di confini amministrativi.

Secondo questa proposta di razionalizzazione, il Tribunale di Orvieto non solo non verrebbe soppresso ma si troverebbe ad ampliare la propria area di riferimento. Ci sono pertanto diversi modi di razionalizzare risparmiando. Laddove siano possibili ipotesi che migliorino la qualità dei servizi per i cittadini esse debbono essere sostenute con intelligenza e tenacia. Senza l'animosità di chi vorrebbe stroncare tutto ciò che è piccolo perché è piccolo vietandogli così di crescere e migliorarsi.

 

 

Pubblicato il: 28/08/2011

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