Pizzo assessore?

ORVIETO - Pizzo assessore? È la voce che si rincorre in queste torride giornate di fine agosto nei corridoi del palazzo comunale. Se nei fatti il consigliere delegato al Bilancio adempie già da tempo alle mansioni di competenza dell'assessore Maurizio Romiti (le cui presenze ad Orvieto si contano sulle dita di una mano), il suo ruolo sembra destinato a doversi chiarire definitivamente a breve. In tal senso ci sarebbero anche sollecitazioni informali del prefetto, di fronte al quale all'inizio dell'estate l'opposizione aveva rappresentato i motivi per cui Piergiorgio Pizzo, consigliere dell'Udc, sarebbe incompatibile con le deleghe al Bilancio affidategli dal sindaco. Detto in parole povere: Pizzo fa gli atti e se li vota. Il nodo contro cui si è scagliata tutta l'opposizione e che ha suscitato vivaci proteste nonché schermaglie personali, specie negli ultimi consigli comunali , potrebbe sciogliersi a settembre con un incarico formale, dopo il necessario passo indietro di Maurizio Romiti. Pizzo, dal canto suo, raggiunto telefonicamente, sembra cadere dalle nuvole, mettendo avanti ad ogni cosa gli impegni di lavoro a cui non intende sottrarsi. La situazione però va chiarita, specie se a chiederlo ora ci fosse anche il prefetto. Infondo, in ogni caso, la situazione di Pizzo non è troppo diversa da quella di tutti gli altri consiglieri di maggioranza ognuno dei quali ha ricevuto dal sindaco deleghe specifiche su vari settori dell'amministrazione. Una scelta discutibile se non illegittima, sostiene la minoranza, in quanto le deleghe - è stato spesso affermato - "possono essere assegnate ai consiglieri solo a tempo e per risolvere questioni specifiche". Il caso del consigliere Piergiorgio Pizzo è soltanto il più vistoso per la delicatezza degli argomenti di cui si deve occupare, ovvero le spinose tematiche di bilancio.