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Orvieto. Si farà una zonizzazione per dire basta all'inquinamento acustico

È già in pubblicazione l'avviso per le imprese eventualmente interessate a redigere, per conto del Comune di Orvieto, un vero e proprio piano di classificazione acustica.  "Basta con la musica "spacca-orecchie" o "fracassona" - ha detto Marco Marino, - meglio musica dal vivo sì, ma senza amplificazione"

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ORVIETO - Mentre dura ancora l'embargo della musica per i due locali di corso Cavour e via Duomo, nonostante l'inizio imminente dell'Umbria folk festival, l'amministrazione comunale in tema di guerra al "rumore" prende il toro per le corna. Si farà una zonizzazione per dire basta all'inquinamento acustico. È già in pubblicazione l'avviso per le imprese eventualmente interessate a redigere, per conto del Comune di Orvieto, un vero e proprio piano di classificazione acustica. All'amministrazione comunale l'operazione non dovrà costare - da avviso - più di 24mila euro. Le manifestazioni d'interesse dovranno essere presentate entro il 12 settembre. Poi, una volta affidato l'incarico, i tempi sono piuttosto stringenti: 180 giorni di tempo per la consegna degli elaborati a decorrere dalla stipula del disciplinare. In pratica, per la nuova stagione dei tavoli all'aperto, con relativa musica dal vivo, il Comune intende risolvere in via definitiva la questione che tiene banco puntuale ogni estate e che da qualche anno a questa parte affligge anche i week end invernali. La classificazione ha come obiettivo quello di contenere e ridurre l'inquinamento acustico. Sull'argomento si è espresso in maniera piuttosto esaustiva il neo assessore al Commercio e Turismo Marco Marino. "Nessuno vuole togliere la musica in città, piuttosto la mia idea è di vietare l'amplificazione. Basta con la musica "spacca-orecchie" o "fracassona" - ha detto Marco Marino, - meglio musica dal vivo sì, ma senza amplificazione". Si spiegano così i provvedimenti assunti recentemente contro il Bar Duomo e il Caffè Clandestino. Per i locali, dopo che avevano collezionato un discreto numero di multe, è scattato lo stop della musica dal vivo dietro intervento del sindaco. L'embargo dovrebbe durare fino al 30 agosto, anche se i gestori confidavano in permessi speciali per le serate dell'Umbria Folk Festival. O almeno confidavano, visto che sull'argomento, fino a ieri, l'amministrazione comunale non si era ancora pronunciata. E la rassegna prende il via stasera. Per il sindaco Toni Concina non ci sarebbe alcun intento punitivo nella sua ordinanza solo la volontà di far rispettare le regole e assicurare una corretta vivibilità del centro storico, gli imprenditori lamentano però di essere penalizzati proprio in giorni di grande afflusso turistico. Intanto, continuano i controlli e le relative multe anche su un altro fronte caldo: quello dell'occupazione del suolo pubblico. Una "guerra" anche questa ma di più facile controllo, specie dopo che l'amministrazione comunale ha posizionato in tutti i locali con tavoli all'aperto delle borchie a terra che segnano i confini del suolo pubblico che è possibile occupare. Oltre c'è la multa. Non si sgarra. E alcuni locali ne hanno pagate di salate. Ora sembra che sia diventata sempre più ferma anche la volontà di risolvere la guerra del rumore. Dopo l'adeguamento delle sanzioni per i locali che chiudono oltre l'orario consentito, adesso è il turno della classificazione acustica. Più di ogni altra cosa funzionerebbe, senza alcun dubbio, il buon senso. Ma fin qui sembra non aver dato ancora frutti.

Pubblicato il: 25/08/2011

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