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FreeDansOrvieto The Zip Session, Festival internazionale di improvvisazione di danza e musica

Il festival è incentrato sulla Contact Improvisation e si svolge in antichi e suggestivi palazzi di Orvieto

Società

Si svolgerà dal 2 al 6 gennaio la quinta edizione del FreeDansOrvieto The Zip Session, Festival internazionale di improvvisazione di danza e musica, progetto d'arte e cultura incentrato sulla Contact Improvisation che si svolge in antichi e suggestivi palazzi di Orvieto (Caravajal Simoncelli, Palazzo del Popolo, Museo Greco) e al Teatro Mancinelli, dove si esibiranno musicisti e danzatori di fama internazionale. Si va dal francese Michel Godard con la sua tuba alla danza dell'americano Daniel Lepkoff. Quest'ultimo, seguace di Steve Paxton, creatore della contact improvvisation, è molto atteso e, la mattina dell'8 gennaio, terrà una lezione-conferenza nell'Aula Magna della facoltà DAMS di Roma Tre. Ci saranno poi Gabriele Mirabassi col suo clarinetto, Pierre Favre con le percussioni e, tra i danzatori, l'americano Jess Curtis e lo spagnolo Mikel Aristegui, tanto amato da Pina Bausch, solo per fare alcuni nomi dei diciassette che arriveranno da otto paesi, per prendere parte a questi cinque giorni di danza e musica. Gli artisti invitati animeranno la città dalle prime ore del mattino fino a tarda notte, in una kermesse tutta dal vivo, con spettacoli, workshop, jam session, laboratori sperimentali, video danza. Il festival è un originale appuntamento per tutti i professionisti o gli appassionati che amano muoversi nell'ambito dell'improvvisazione, ascoltando e collaborando in diretta alla genesi degli eventi. Filo conduttore del Festival è la messa in scena delle performance d'improvvisazione, che non significa libertà e magari casualità assoluta, ma si basa su precisi codici della musica e della danza mediati dall'estetica e dalla filosofia della Contact Improvisation, nata negli Stati Uniti agli inizi degli anni 70, quando un gruppo di giovani ginnasti, guidati dal danzatore Steve Paxton, indagarono sulle possibilità espressive del corpo al di fuori di schemi codificati e predefiniti da un'impostazione classica del movimento. A quell'epoca Paxton realizzò una serie di performance di danza d'improvvisazione, negli Stati Uniti e nel 1972 presentò un pezzo chiamato 'Magnesium' in cui lui ed undici suoi danzatori si esibirono sui tappeti per la lotta, davanti ad un pubblico in una grande palestra. Caratteristica fondamentale della contact improvisation è la possibilità di muoversi creativamente all'interno di regole condivise, sia predefinite sia elaborate nell'arco del processo creativo stesso. Molti di coloro che assistettero a quegli eventi, vollero impararne il metodo e, da allora, la contact improvisation è diventata una forma di danza praticata in tutto il mondo, divenendo in breve l'esperienza chiave della Postmodern e della New Dance, ma allo stesso tempo una vitale forma di danza sociale, con le potenzialità di sviluppare un forte senso di comunità tra coloro che la praticano.

Pubblicato il: 31/12/2003

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