Edilizia. 'Anche piano regionale piccole opere per arginare crisi settore'
Lo sostiene l'assessore alle politiche abitative Stefano Vinti
"Non solo un piano nazionale, ma anche un piano regionale delle piccole opere e finanziamenti per lavori immediatamente cantierabili, recuperando risorse con la battaglia all'evasione, perché al di là della politica delle grandi opere, o, per meglio dire, dei grandi spot, la crisi dell'edilizia è evidente e grave". E' quanto sostiene l'assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti avanzando una proposta "che - lui stesso sostiene - sembra quasi banale, ma è semplice e fattibile, anche se fa meno effetto in termini di propaganda".
I dati attuali sono eloquenti: 30% in meno del volume degli appalti pubblici, 300 mila occupati in meno. Anche in Umbria, secondo le cifre di Ance Umbria, il numero degli iscritti alle Casse edili di Perugia e Terni mostra un calo di 6 mila unità negli ultimi tre anni. Il numero di ore di cassa integrazione è invece quasi triplicato, passando da 504 ,mila ad 1 milione e 500 mila. Il monte salari complessivo passa dai circa 225 milioni di euro a 170.
"Scontiamo a livello nazionale e locale, scelte ed investimenti sbagliati dell'esecutivo in carica - sostiene Vinti. Oltre agli annunci e agli spot elettorali sulle grandi opere, alcune delle quali assolutamente inutili, cosa si è fatto in questi anni se non affossare qualsiasi possibilità di sviluppo di un settore così vitale per la nostra economia? Con il Patto di stabilità ed i nuovi tagli - conclude l'assessore - si impedisce agli enti locali l'appalto di nuove opere e persino il pagamento di quelle già realizzate".
Pubblicato il: 14/08/2011