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Ottime premesse per la prossima vendemmia

Lo comunica la Commissione Coldiretti per il settore vitivinicolo. Ci sarà una produzione qualitativamente molto rilevante su tutto il territorio della provincia di Terni, agevolata anche da una naturale riduzione della quantità per pianta.

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Proficuo incontro nei giorni scorsi, per la prima Commissione tecnica Coldiretti per il settore vitivinicolo a nascere, ovvero quella per la provincia di Terni con sede ad Orvieto, che, presso la Cantina Custodi, ha iniziato a fare il punto sulla prossima vendemmia. Tutti i componenti della Commissione - riferisce Coldiretti - hanno ampiamente descritto la situazione circa lo stato dei vigneti di propria competenza nella provincia di Terni, in termini di qualità e quantità delle uve.

La stagione è partita precocemente in modo vigoroso da aprile con un anticipo che varia dai 10 ai 15 giorni; in seguito il freddo di una perturbazione ha provocato, su varietà precoci, lievi squilibri ormonali che si sono ripercossi sulla fioritura e sull'allegagione, causando un lieve calo della produzione. Inoltre la grandine, nello stesso periodo, ha colpito diverse zone dell'Umbria e della Toscana, pertanto si possono notare difformità di quantità e qualità da zona a zona, e sicuramente una generale minore produzione, rispetto agli abbondanti raccolti delle vendemmie 2009 e 2010. Effetti positivi dovuti alla diminuzione quantitativa della produzione in tutta la provincia, emergeranno - secondo quanto evidenziato dalla Commissione tecnica Coldiretti - anche dall'attuazione della misura della vendemmia verde per la campagna 2010/2011, con cui sono stati premiati con un contributo gli agricoltori che hanno effettuato operazioni in verde sulle proprie vigne.

Annata eccellente sotto il profilo fitosanitario - secondo la commissione - con le piogge che hanno avuto cadenza regolare permettendo agli operatori di effettuare i dovuti interventi in vigna in modo agevole. Se si escludono le grandinate avvenute in tarda primavera, e alcuni attacchi sporadici di oidio e peronospora circoscritti in un areale ristretto, la stagione di campagna può essere giudicata positivamente, con un raggiungimento delle maturazioni ottimali nelle tempistiche standard di vendemmia.

Facendo riferimento alla zona di produzione dell'Orvieto DOC, si nota un'annata dalle buone potenzialità qualitative, mentre la quantità risulta in genere inferiore allo scorso anno: quest'ultima previsione risulta quindi naturalmente in linea con la resa massima per ettaro, come da modifica del disciplinare richiesta dal Consorzio Vini di Orvieto. Circa i controlli sulle uve già effettuati, ad oggi, le uve precoci (Chardonnay, Sauvignon e Riesling) presentano un grado zuccherino minimo di 9° Brix per le zone più fredde (Canale, Colli Amerini, Castel Viscardo), da 10,5° Brix nelle zone di Ficulle, lago di Corbara, sino ad arrivare ai 15° Brix nella zona pianeggiante intorno alla Rupe di Orvieto. Ottimi i parametri riscontrati sia a livello di acidità totale e di pH. Per quanto riguarda i vitigni più tardivi come il Grechetto e il Trebbiano "occorrono" due settimane per poter fare una previsione più attendibile alla realtà, ottimo comunque lo stato vegetativo della pianta. Per le uve rosse anche in questa caso ci troviamo in uno stato avanzato, anche se non completo di invaiatura; lo stesso Sangiovese dell'area del Lago di Corbara DOC, è in anticipo di almeno una settimana e presenta una invaiatura del 60%. L'ottimo stato sanitario delle uve a bacca rossa, l'anticipata maturazione ed il recente rallentamento dei processi di accumulo dei metaboliti nei grappoli, lasciano pensare ad un'ottima evoluzione fenolica.

Durante le prossime settimane, agronomi ed enologi - spiega la Commissione - saranno impegnati quotidianamente nell'analizzare e valutare l'andamento delle maturazioni delle uve, al fine di rendere ai produttori un servizio che possa agevolare le loro scelte. Ottime premesse quindi, per una produzione qualitativamente molto rilevante su tutto il territorio della provincia di Terni, agevolata anche da una naturale riduzione della quantità per pianta. È chiaro che la qualità definitiva verrà condizionata dall'andamento climatico delle prossime settimane.

A fine agosto - come ricorda il presidente Coldiretti Terni Massimo Manni - si conosceranno i dati quantitativi e qualitativi a livello nazionale usufruendo di quelli dell'Assoenologi, ma sin da adesso, possiamo affermare con certezza che la produzione a livello nazionale sarà inferiore rispetto allo scorso anno (5 - 7 %), causa fenomeni atmosferici avversi, ed una non sempre adeguata attenzione alle malattie. Una certezza - conclude Manni - che deriva anche dal fatto che i vini bianchi e rossi da tavola hanno subito un incremento di prezzo del 25 - 30 % rispetto allo scorso anno, ad ulteriore dimostrazione che la quantità prodotta è il primo e più importante elemento che condiziona il valore dei vini e quindi il prezzo del mercato.

 

Pubblicato il: 12/08/2011

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