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NOTIZIE CORSIVI

No al parcheggio

Il gruppo di Conticelli ribadisce i no al parcheggio di via Roma e minaccia il centrosinistra per la sua 'pervicacia' nel sostenerlo

Cronaca

La posizione di Conticelli contraria alla realizzazione del Parcheggio di via Roma è ormai nota e la questione, nei giorni scorsi, ha suscitato una vivace polemica anche in Consiglio provinciale, per intervento di Andrea Scopetti. Nonostante i volantinaggi e le sottoscrizione di petizioni promossi da Conticelli e dal circolo dalla Margherita "Il movimento", non ci sembra che ci sia stata grande adesione a questa acerrima opposizione al progetto "parcheggio" condotta dai "Democratici". I motivi, di merito e di principio, non hanno coinvolto neppure gli altri gruppi di opposizione presenti in Consiglio, se non formalmente. Certamente la costruzione del parcheggio sotterraneo, che sarà sostanzialmente uguale a quello del Campo della fiera, secondo un progetto che Conticelli definisce di regime, inciderà sostanzialmente nell'organizzazione dell'area dell'ex caserma Piave e la "pervicacia" della maggioranza nel sostenere la bontà del parcheggio procurerà alla Margherita ed alla centrosinistra prevedibili danni politici. I motivi della maggioranza sono il contrario di quelli di Conticelli, a parte la disponibilità espressa in diverse occasioni di rivisitare l'organizzazione degli spazi sopra il parcheggio.

Quello che segue è il documento diffuso dal gruppo dei "Democratici" del Consiglio comunale di Orvieto a proposito del parcheggio di via Roma.

"PREMESSO che, come mediazione avanzata, avremmo accettato un parcheggio sotterraneo ad un piano ripristinando l'attuale livello dell'ex campo di calcio di Via Roma, con risparmio dei 7 miliardi circa di vecchie lire mutuate dal Comune per cofinanziare un parcheggio pluripiano scoperto/seminterrato di importo complessivo intorno ai 14 miliardi di vecchie lire;

ESPONIAMO di seguito alcune ragioni per esprimere in modo ragionato e non ideologico la nostra contrarietà al parcheggio pluripiano in corso di approvazione:

PERCHE' un parcheggio pluripiano fu pensato ben prima che Orvieto registrasse la chiusura della ex Caserma Piave e dell'ex Ospedale di Piazza Duomo;

PERCHE' comunque l'idea di un parcheggio su Via Roma fu posto in alternativa all'ipotesi di limitazione degli ingressi veicolari nel centro storico, come pure fu proposto funzionalmente all'ipotesi di costruzione di case popolari sulla sua superficie;

PERCHE' il centro storico ha progressivamente perso negli anni la residenzialità reale (non figurativa), come pure è andata profondamente modificandosi la struttura sociale con sensibile aumento della categoria degli anziani;

PERCHE' la costruzione di un mega-parcheggio nel centro storico confligge con le misure per la sua tutela e valorizzazione, come ci insegnano numerose esperienze in atto in alcune città piccole e grandi dell'Europa;

PERCHE' perdono di significato le adesioni della Città di Orvieto ora al Club delle città senz'auto o ad Alleanza per il Clima, ora al movimento delle Città Slow o dell'"Orvieto-shire";

PERCHE' si dequalificano gli spazi aperti della Città che, in un colpo solo, perde il parco della ex SMEF ed il riuso intelligente del Via Roma;

PERCHE' il progetto per il parcheggio di Via Roma si configura come opera di regime, replicabile a piacere;

PERCHE' una città di eccezionale valenza storica, culturale, architettonica, ambientale, ecc., avrebbe meritato un diverso approccio all'argomento;

PERCHE' "scavare" migliaia di metri cubi di terreno in una città protetta da una legge speciale nata proprio per tutelare il masso tufaceo, costituisce una imbarazzante incongruenza;

PERCHE' non è attuabile, almeno nel breve-medio periodo, l'idea di togliere completamente le auto da Piazza del Popolo o da Piazza Cahen, come va sbandierando l'Amministrazione Comunale;

PERCHE' a Piazza Cahen in particolare dovranno inevitabilmente trovare posto almeno i bus pubblici di linea e quelli muniti di vaucher o di altri permessi speciali;

PERCHE' ciò dimostra che sarebbe stato fondamentale, peraltro come previsto dalle norme tecniche attuative del piano regolatore, predisporre un piano attuativo unico e non surrettiziamente suddiviso in comparti;

PERCHE' semmai sarebbe stato urbanisticamente più corretto estendere l'ambito AGORC2, comprendente il piazzale di Via Roma e Piazza Cahen, all'intero complesso immobiliare della ex Caserma Piave;

PERCHE' il piano attuativo in argomento non risponde ai requisiti previsti dalle norme urbanistiche, con particolare riferimento alla L.R. 31/97 e sue successive integrazioni e modifiche;

PERCHE' la riproposizione del piano attuativo successiva al noto provvedimento di bocciatura del TAR, risponde esclusivamente a miopi ragionamenti politici di tipo strumentale e precostituito;

PERCHE', in alternativa al parcheggio di Via Roma, sarebbe stato più efficace, ai fini delle finalità della mobilità alternativa e dovendo rispettare vincoli di finanziamento, raddoppiare la superficie del parcheggio retro FF.SS., invertire ingresso/uscita del parcheggio di Campo della Fiera ed informatizzare l'intero sistema di mobilità alternativa ad Orvieto;

PERCHE' le soluzioni progettuali per la superficie del pluripiano di Via Roma sono inadeguate ai bisogni della Città e degli Orvietani e sembrano piuttosto un ripiego rispetto alla centralità del parcheggio, quando invece era quest'ultimo a dover essere subordinato a scelte ben più qualificanti per l'intero spazio di Via Roma;

PERCHE' vengono meno gli impegni a suo tempo sottoscritti dall'Amministrazione Comunale per restituire l'area all'uso sportivo ed intitolarla al compianto concittadino Mario Frustalupi;

PERCHE' il piano attuativo presenta numerose incertezze procedurali prestandosi così alla possibilità di intraprendere ulteriori azioni ricorrenti contro la sua approvazione;

PERCHE', infine, la pervicacia mostrata dall'Amministrazione Comunale nella riproposizione del piano attuativo del parcheggio di Via Roma fa male alla Margherita e, ancor più, al centrosinistra orvietano".

Pubblicato il: 29/12/2003

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