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L'IdV umbra apre la campagna referendaria contro legge elettorale 'porcellum' e province

Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia l'avvio nei prossimi giorni della raccolta firme per il referendum

Il capogruppo regionale dell'Italia dei Valori, Oliviero Dottorini annuncia l'avvio, nei prossimi giorni, della raccolta di firme per due referendum abrogativi proposti dal suo partito: il primo per cancellare l'attuale legge elettorale, il secondo per la cancellazione delle Province. Per Dottorini, però, "purtroppo anche l'Umbria ha il suo 'Porcellum' dei nominati nel listino votato da Pd, Pdl, Prc e Sel", per questo si dice pronto ad eliminarlo e "restituire la scelta ai cittadini". Il capogruppo Idv dà quindi "il benvenuto a chi nel Pd si ravvede e vuole riaprire i giochi per
eliminare il listino individuato come strumento anti democratico per la rappresentanza dei cittadini".
"Un referendum per eliminare la scandalosa legge elettorale dei nominati, il cosiddetto 'Porcellum' e per la reintroduzione delle preferenze, restituendo ai cittadini la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare. Allo stesso tempo dare il via a una campagna per cancellare il 'Porcellum' umbro eliminando il listino dei nominati dai partiti". Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale, annuncia l'avvio nei prossimi giorni della raccolta firme per due referendum abrogativi proposti dall'Italia dei valori: il primo per cancellare l'attuale legge elettorale, il secondo per la cancellazione delle Province.

 
"Occorre fare un ennesimo sforzo di democrazia - spiega il capogruppo Idv -per cancellare una legge elettorale che lo stesso ideatore certificò come una vera e propria 'porcata'. Purtroppo però anche l'Umbria ha il suo Porcellum. E' bene ricordare - scrive il capogruppo dipietrista - che da noi c'è una legge elettorale che prevede la nomina di sei consiglieri su
diciannove, quelli della coalizione di maggioranza, sottraendoli alla scelta dei cittadini. Un vero e proprio furto di democrazia perpetuato nella scorsa legislatura da un voto-inciucio a firma Pd, Pdl, Rifondazione comunista e Sinistra e libertà, con l'Italia dei Valori unico partito a votare contro e denunciare questo scandalo. Quindi - aggiunge - oggi diamo il benvenuto a chi nel Pd si ravvede e vuole riaprire i giochi per eliminare il listino individuato come strumento antidemocratico per la rappresentanza dei cittadini".

"Come Idv - ricorda Dottorini - nella passata legislatura avevamo avanzato una proposta finalizzata a disinnescare gli effetti perversi del listino dei nominati e per restituire la possibilità di scelta agli elettori, ma con motivazioni tecniche assolutamente pretestuose venne allontanata anche questa possibilità, consegnandoci un testo che ha molto a che vedere con il
famigerato 'Porcellum' e poco a che spartire con un moderno strumento democratico di scelta dei rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni. La nostra proposta - osserva il capogruppo Idv - avrebbe restituito agli elettori la possibilità di scegliere fra candidati, confermando il bipolarismo, garantendo la governabilità ed un giusto equilibrio tra le province di Perugia e Terni. Ma evidentemente - conclude Dottorini - aveva un limite insormontabile: quello di non garantire postazioni di privilegio ad alcuno".

Pubblicato il: 06/08/2011

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