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Soppressioni 'non motivate', i pendolari dicono basta.

Di continui disagi si lamenta il comitato pendolari Roma Firenze in una lettera aperta chiede "l'urgente interessamento di tutte le istituzioni e uffici competenti, non ultimo quello dell'amministrazione comunale di Orvieto"

ORVIETO - Soppressioni "non motivate", i pendolari dicono basta. Dopo il rogo di Tiburtina sono stati molti i disagi per i viaggiatori della tratta Orvieto - Roma, ma ora che l'emergenza è passata pare che i disservizi continuino. Se ne lamenta il comitato pendolari Roma Firenze in una lettera aperta chiede "l'urgente interessamento di tutte le istituzioni e uffici competenti, non ultimo quello dell'amministrazione comunale di Orvieto" perché la soluzione "provvisoria e d'emergenza" non divenga il pretesto rendere definitiva la situazione. "In relazione ai recenti avvenimenti delle stazioni di Roma Tiburtina e Napoli Centrale - affermano i pendolari - oltre al persistere della situazione di disagio dovuta ai rallentamenti sulla linea, continuano ad esservi delle soppressioni di convogli, a nostro avviso ormai non motivate e che generano ulteriori disagi per i pendolari.". È successo ad esempio al Regionale 3377 nella tratta da Orte a Roma Termini e Regionale veloce 2316 nella tratta da Roma Termini a Orte. "In mancanza della tratta Orte - Roma del Regionale 3377 - continua il comitato - i viaggiatori si vedono costretti a proseguire con le linee metropolitane, con conseguente ulteriore dilazione, rispetto al consueto, dell'orario di arrivo a Roma. Ugualmente, la soppressione del primo tratto del Regionale veloce va ad aggravare la situazione, già fortemente disagiata, della fascia intermedia pomeridiana coperta soltanto dall'Ic 594, notoriamente sovraffollato e costantemente in ritardo, che vede aggiungersi i viaggiatori del traffico regionale". A fronte di tutto questo il sito delle Fs annuncia da giorni "il ritorno alla regolarità della circolazione" per questo i pendolari chiedono con urgenza "il ripristino delle corse soppresse". "Sarebbe inoltre opportuno - conclude il comitato - avere un'informazione tempestiva in merito alla reale situazione, magari con la stessa velocità con cui Trenitalia si preoccupa di comunicare la risoluzione", vera o presunta, "delle emergenze".

Pubblicato il: 04/08/2011

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