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'Aveva premeditato tutto già da giorni'

Sono alcune delle dichiarazioni di Mario Sequino, fratello della 44enne di Foligno deceduta sabato scorso, a causa delle ustioni provocatele dal marito. Dichiarazioni sulle quali si sta appuntando l'interesse dei carabinieri della compagnia di Orvieto

ORVIETO - "Aveva premeditato tutto già da giorni". "In passato, circa un anno fa, aveva massacrato di botte anche la sorella di Rosa". Sono alcune delle dichiarazioni di Mario Sequino, fratello della 44enne di Foligno deceduta sabato scorso, a causa delle ustioni provocatele dal marito Luciano Brancaccio che ora è in carcere ad Orvieto con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Dichiarazioni sulle quali si sta appuntando l'interesse dei carabinieri della compagnia di Orvieto decisi a verificare tutto per chiarire il reale movente del delitto. Per il fratello della vittima non ci sarebbe stato, infatti, nessun sospetto di relazione alla base del gesto di Brancaccio, mentre quello che sarebbe vero è che l'uomo voleva la separazione dalla moglie avendo avuto un figlio da una relazione extraconiugale con una donna straniera. Intanto, oggi il tribunale di Orvieto conferirà l'incarico per effettuare l'autopsia sul corpo di Rosa, prima di restituirlo ai familiari che potranno celebrare i funerali. Sul caso è intervenuta anche l'associazione l'Albero di Antonia che ad Orvieto ha creato un centro antiviolenza che aiuta le donne ad uscire da situazioni di disagio familiare. L'associazione si dice "arrabbiata e addolorata per il femminicidio della donna di Acqualoreto".

Pubblicato il: 03/08/2011

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