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Il PDL di Orvieto verso una 'Città nuova'

Lo sostiene in una nota il partito di Olimpieri, dopo avere prodotto un'analisi degli ultimi eventi amministrativi ed aver concluso che "La strada è tracciata"

Riceviamo dal PdL e pubblichiamo

LA STRADA E' TRACCIATA

A distanza di due mesi, e dopo l'approvazione del bilancio 2011, si può tranquillamente affermare che quel documento di proposta politica, elaborato e presentato i primi di giugno dall'intero gruppo del PdL,  ha prodotto un vero e proprio scossone nella politica orvietana, tanto che ha rimesso in moto un dibattito che stava languendo e che si fondava esclusivamente su falsità e su becere strumentalizzazioni; inoltre, lo stesso documento, ha modellato nuovi elementi programmatici per rigenerare una rinnovata compattezza attorno al Sindaco ed ha palesato la impellente necessità di dare il fatidico colpo di reni per uscire dall'angolo di una sterile ed improduttiva contrapposizione. Rendendoci conto di attraversare un grave momento di difficoltà politica e relazionale con la città, a giugno scorso abbiamo fatto un bagno di umiltà ed abbiamo lanciato, prima a noi stessi e poi a tutti gli altri attori della politica orvietana, una sfida fondata su contenuti e su proposte. In sostanza, si voleva alzare l'asticella del confronto per dimostrare di essere classe dirigente: inoltre, volevamo capire se il centro sinistra avesse la forza e la capacità di uscire da schematismi e da contrapposizioni ormai superati dalla storia e lontani dalle reali aspettative della nostra comunità. Pur nelle differenze, avevamo sperato che si potesse costruire un dialogo serio per far uscire la città dalla crisi: ed invece il centro sinistra, non solo ha rifiutato un confronto che sarebbe stato funzionale al fine dicostruire insieme una strada per provare a superare le criticità che stiamo attraversando, ma si è chiuso in un angolo ed ha giocato esclusivamente in difesa. In questi ultimi due mesi, con la mente accecata dall'odio verso Concina e verso la sua maggioranza, il centro sinistra ha dimostrato di fregarsene degli interessi e delle esigenze della città ed ha agito esclusivamente attraverso atti e fatti che con la politica non hanno nulla a che fare: lettere al Prefetto, ricorsi al TAR, pregiudiziali su delibere del 2004 (sic!), volantini patetici, oltre a sconcertanti comportamenti in Consiglio Comunale. Scusate, ma si sono anche attaccati ad una bestemmia, peraltro mai detta! La pochezza e la incapacità del PD e dei suoi satelliti si è palesata in maniera dirompente oggi che sono all'opposizione: per anni la stessa pochezza e la stessa incapacità veniva mascherata da una gestione del potere fondata esclusivamente sulle clientele e sulla strenua difesa dei burocrati di partito. In buona sostanza, sono almeno dieci anni che il centro sinistra è di fatto politicamente incapace nel progettare ed articolare un futuro per la città di Orvieto. In questi dieci anni, non solo una pseudo classe politica ha maldestramente gestito le finanze del Comune e, in maniera impropria, lo ha fatto vivere al di sopra delle proprie possibilità; ma la stessa pseudo classe politica ha fondato un sistema politico ed economico di carta pesta e auto referenziale, che ha prodotto una situazione socio-economica di stampo dirigista che ha, di fatto, ingessato tutte le articolazioni sociali e produttive.  

Ed allora, di fronte a queste considerazioni, potevamo pretendere che il centro sinistra agisse per il bene della città e proponesse idee per costruire, sempre nelle dovute differenze, un percorso comune per contribuire a far uscire la città dalla crisi? La risposta è nei fatti di questi mesi. Ma la risposta è anche in un vecchio detto popolare: "dalle rape non esce il sangue".

Appurato definitivamente che il centro sinistra è incapace di confrontarsi per il bene della città, spetta al Sindaco ed alla sua maggioranza ultimare le azioni di risanamento dei conti del Comune (senza le quali azioni non si va da nessuna parte) e iniziare a progettare una CITTA' NUOVA: la strada ormai è tracciata, la missione è quella di mettere a sistema tutte le realtà produttive e sociali per modellare il futuro, creando un sistema Orvieto che dia a tutti la possibilità di partecipare e di sentirsi parte del rinnovamento. Solo la consapevolezza di essere una comunità forte ed unita ci farà sentire partecipi della costruzione di un comune destino e ci farà tornare ad essere fieri ed orgogliosi della nostra identità.

Pubblicato il: 02/08/2011

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