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Umbria modello di gestione nella sanità secondo il rapporto CERM 2011

Insieme alla Lombardia, risulta tra le due Regioni  che sono riuscite a conseguire risultati economici positivi senza dover aggiungere ulteriori fondi regionali per il finanziamento della Sanità (compresi tasse e ticket)

Il Rapporto CERM 2011,  individua l'Umbria come modello per la gestione della Sanità e la colloca al primo posto tra le regioni italiane sia per la capacità di controllo della spesa (spesa pro-capite più bassa) che per l'alta qualità delle prestazioni erogate (efficacia degli interventi sanitari, livello di soddisfazione dell'assistenza sanitaria, andamento della mobilità e rischio di ospedalizzazione).  Lo studio poi valorizza le risorse che potrebbero liberarsi nel Servizio Sanitario Nazionale, qualora tutte le Regioni si attestassero al livello dell'Umbria, sia per livello di spesa che per qualità, dimostrando che la spesa sanitaria nazionale si ridurrebbe di ben 12 Miliardi di euro. E' quanto emerge dal Rapporto CERM 2011, sul tema "Costi standard e governance federalista per la sanità; qualità ed efficienza in sanità. L'Umbria a confronto con le altre Regioni".

   Dallo studio emerge, inoltre, che tutti gli studi di valutazione della qualità ed efficienza dei servizi sanitari regionali, condotti negli ultimi 2 anni, hanno collocato l'Umbria fra le tre Regioni incluse nel gruppo di eccellenza (Regioni benchmark) su cui calcolare i costi standard.

   A conferma dell'eccellenza raggiunta sui livelli di spesa, secondo i dati della stessa Corte dei Conti  emerge come solo l'Umbria, insieme alla Lombardia, risulta tra le due Regioni  a statuto ordinario che sono riuscite a conseguire risultati economici positivi con le sole risorse garantite dallo Stato e senza perciò dover aggiungere ulteriori fondi regionali per il finanziamento della Sanità (compresi tasse e ticket). Il rapporto CERM effettua una analisi anche relativa alla gestione della sanità pubblica negli anni che vanno dal 2003 al 2009 e da essi emerge che l'Umbria, oltre ad aver garantito la stabilità e l'equilibrio di gestione del proprio Servizio Sanitario Regionale, ha ottenuto una valutazione positiva anche per quanto riguarda le politiche sanitarie attivate e la qualità dei servizi erogati.

  Per ciò che riguarda infine la spesa farmaceutica, i dati ufficiali (Rapporto OSMED 2010) evidenziano, a conferma della tradizionale attenzione al monitoraggio e al controllo dell'attività prescrittiva, come l'Umbria sia tra le prime tre Regioni a statuto ordinario nella spesa lorda pro-capite pesata (spesa Umbria pro-capite €. 187,1 - media Italia €. 215,1).

Pubblicato il: 26/07/2011

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