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Ticket sanità. Il governo nazionale vuole a tutti i costi una compartecipazione dei cittadini. L'Umbria conferma la sua contrarietà

Il portavoce della Presidente della Giunta regionale Franco Arcuti interviene con una nota sulla discussione aperta in merito all'introduzione di ticket nella sanità

 "Dispiace dover intervenire nuovamente per alcune precisazioni rispetto alla vicenda dei ticket, ma notizie di stampa alquanto imprecise e successive dichiarazioni di consiglieri regionali stanno ingenerando confusione e soprattutto ignorano la realtà dei fatti che sono assolutamente chiari ed inequivocabili". Il portavoce della Presidente della Giunta regionale Franco Arcuti interviene con una nota sulla discussione aperta in merito all'introduzione di ticket nella sanità.

"Il Governo, con la manovra finanziaria, vuole imporre i ticket di dieci euro per specialistica e diagnostica. La regione Umbria, assieme anche ad altre regioni, si è fermamente opposta a questa ipotesi. La giunta regionale ha inoltre approvato una specifica delibera con la quale si riconferma la netta contrarietà dell'Umbria. Il Governo però, continua la nota del portavoce, insiste nell'imporre alle regioni che non volessero applicare il ticket (opzione che una legge del 2007 concede alle regioni in grado di attuare misure alternative per la copertura del mancato gettito) comunque una "compartecipazione dei cittadini". Dunque, è l'esatto contrario di ciò che - forse perché non ben documentati - si afferma da parte dei consiglieri regionali. Insomma, la Presidente Marini e la Giunta regionale parlano per atti e gli atti dicono che non vi è da parte della Regione Umbria alcuna volontà di applicare ticket, miniticket ed altra forma di compartecipazione dei cittadini. Tutt'altro.

Peraltro, è proprio grazie all'iniziativa della stessa presidente Marini, assieme alle altre regioni italiane che condividono questa volontà di non applicazione del ticket - da subito definito iniquo, ingiusto e dannoso per lo stesso sistema sanitario pubblico - che vi è stata la recente riunione al ministero della Salute con il Ministro Ferruccio Fazio, nel corso del quale le Regioni presenti hanno manifestato la loro contrarietà all'ipotesi del ticket, sostenendo invece la necessità di individuare misure alternative che comunque non prevedano in alcun modo la compartecipazione dei cittadini alla spesa. Questa posizione, conclude la nota di Palazzo Donini, è stata condivisa ieri dalla stessa Conferenza dei Presidenti delle regioni che ha dato mandato alla commissione sanità della Conferenza di approfondire in questi giorni tutta la vicenda e individuare le proposte da avanzare al Governo.

Pubblicato il: 24/07/2011

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