G8 di Genova - 10 anni dopo - Lo Stato non ha ancora chiesto scusa

Riceviamo da Cobas Orvieto e pubblichiamo

La Confederezione COBAS (Comitati di Base dell'Orvietano), il Comitato Cittadino Antifascista di Orvieto e l'Associazione Centro di Documentazione Popolare di Orvieto, intendono ricordare il decennale dei gravi fatti accaduti a margine del vertice internazionale del G8 di Genova 2001, con un presidio a Piazza Gualterio ad Orvieto, sabato 23 luglio, dalle ore 18.00 alle ore 23.00.

"Manifestanti torturati per tre giorni e tre notti nella caserma di Bolzaneto, altri ancora massacrati alla scuola Diaz. Cortei autorizzati respinti ed attaccati brutalmente dalle forze dell'ordine. L'uccisione di Carlo Giuliani. Poliziotti condannati nelle aule di tribunale per le violenze commesse, ma promossi dallo Stato ad incarichi migliori. Nessuna assunzione di responsabilità politico-istituzionale, da parte di chi determinò le condizioni affinchè tutto ciò accadesse, e nemmeno da parte degli esecutori materiali.

Noi non dimentichiamo, ed anzi, a distanza di dieci anni possiamo dire che avevamo ragione.
Il movimento aveva ragione, e le sue istanze sono più che mai attuali: evidenti nelle origini della crisi del capitale internazionale, che attraverso le manovre economico-finanziarie dei singoli Stati scarica su lavoratori e fasce più deboli il prezzo da pagare. Evidenti  nella vittoria dei recenti referendum sull'acqua e sul nucleare, figlia culturalmente anche di quel movimento e di quelle giornate di lotta. Da sempre rivendichiamo l'accesso libero ad una risorsa primaria come l'acqua, ed un ambiente salubre dove l'energia che ci occorre si possa produrre in maniera pulita e non attraverso strumenti di morte come le centrali nucleari.

Per tutto questo, e per non dimenticare chi ha pagato anche con la vita la sua speranza di "un altro mondo possibile", ieri come oggi scendiamo in piazza.