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Anche i detenuti del carcere di Orvieto contro il sovraffollamento

Si sono uniti alla protesta di Marco Pannella. Da mercoledì, per circa 30 minuti la mattina e 30 minuti la sera, all'incirca dalle 12 alle 12,30 e 19,30 alle 20, stanno manifestando il loro disagio battendo oggetti sulle grate delle finestre

ORVIETO - Anche i detenuti del carcere di Orvieto si sono uniti alla protesta di Marco Pannella contro il sovraffollamento degli istituti di pena. Da mercoledì, per circa 30 minuti la mattina e 30 minuti la sera, all'incirca dalle 12 alle 12,30 e 19,30 alle 20, stanno manifestando il loro disagio battendo oggetti sulle grate delle finestre. Una protesta pacifica che è la stessa che si sta attuando nelle carceri di tutta Italia. Ad Orvieto la situazione del sovraffollamento non è ancora allarmante. Gli ultimi dati parlano di una ventina di detenuti sopra la capienza regolamentare. Alcune fonti sindacali parlano di una cinquantina, da 100 a 150. In ogni caso non si raggiunge la condizione drammatica che vivono quotidianamente decine e decine di istituti di pena in tutta Italia. E che il carcere di Orvieto goda tutt'oggi di buona fama lo conferma anche la piccola odissea al termine della quale mercoledì sera a Roma si è costituito il deputato del Pdl Alfonso Papa, al centro dell'inchiesta sulla P4, il quale dopo il voto alla Camera pare avesse inizialmente intenzione di costituirsi proprio in via Roma. Aveva già imboccato l'autostrada, quando appreso che sarebbe stato comunque trasferito a Poggioreale, avrebbe invertito la marcia uscendo al primo casello utile, per costituirsi poi a Roma a due ufficiali della Guardia di Finanza attorno alle 22. Ad Orvieto si era costituito in passato anche Walter Armanini, il primo condannato di Tangetopoli fidanzato con la modella Demetra Hampton.

Pubblicato il: 22/07/2011

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