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Lavoro nero, blitz della Finanza nei ristoranti del centro

Multato il titolare di un locale che faceva lavorare a nero ben cinque persone impegnate in cucina e nel servizio ai tavoli. Il bilancio di un anno di attività delle Fiamme Gialle: scoperti otto evasori totali, recuperati circa 3 milioni di euro di tasse non pagate

Cronaca

di Vincenzo Carducci

Il titolare di un ristorante del centro storico di Orvieto è stato multato dalla Guardia di Finanza che ha sorpreso nel locale cinque lavoratori non registrati nel libro paga. Le persone, in particolar modo sotto questo periodo natalizio pieno di lavoro per il notevole incremento del flusso turistico legato ad Umbria Jazz, venivano impiegate in cucina e nel servizio ai tavoli. Al ristoratore orvietano sarà combinata una salata sanzione amministrativa il cui importo sarà deciso successivamente dagli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate. Saranno invece sottoposti a tassazione i redditi non dichiarati dei cinque lavoratori. Sono stati complessivamente dieci i lavoratori a nero scoperti nell'ultimo trimestre dalle Fiamme Gialle impiegati perlopiù nel settore della ristorazione, dell'edilizia o nelle aziende agricole per la durata della vendemmia.

Ma il lavoro degli agenti della Guardia di Finanza di Orvieto, diretti dal tenente Aniello De Vita, non si è soffermato in questo ultimo anno soltanto sul fenomeno del lavoro sommerso. La polizia tributaria orvietana ha scoperto 7 evasori totali nel settore dell'edilizia e della ristorazione, contro i 3 del'anno precedente, per un imponibile sottratto alle casse dello Stato di 2 milioni e 400 mila euro. Ammonta invece a circa 400 mila euro l'Iva sottratta al fisco negli ultimi dodici mesi.

Pubblicato il: 23/12/2003

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