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Approvato il bilancio 2011 del Comune di Orvieto

A tarda sera, dopo una giornata di nervosismo e di dibattito serrato. Oggi pomeriggio continua la seduta con il riequilibrio di bilancio e la vendita della palazzina comando della Piave. Tra dubbi di legittimità, nuove tasse, tensione in molta parte della città

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ORVIETO - Passa a tarda sera la manovra di previsione del 2011, in mezzo a polemiche e timori sul parere sfavorevole di due revisori su tre. Oggi l'appendice del consiglio con l'applicazione del disavanzo 2010 (o riequilibrio che dir si voglia) rinviato ieri in assenza dei termini previsti da regolamento per la consegna dei documenti. Aumento del 23% della Tarsu, raddoppio dell'accise sull'energia elettrica, aumento dei servizi a domanda individuale e dei parcheggi: le misure introdotte dal preventivo sono passate a maggioranza soltanto a tarda sera, dopo una giornata densa di scontri e acceso dibattito. Le remore espresse da due revisori dei conti sulle entrate sovrastimate di parcheggi e recupero tributi e sottostimate per la riduzione del canone di affitto dell'ex ospedale da 360 a 100mila euro (in assenza di un accordo con la Asl) hanno tenuto banco tra gli scranni del consiglio. Una proposta è arrivata dal consigliere Leoni (Pdl) che ha rinnovato la fiducia a Concina e, di contro, ha invitato i colleghi ad esprimere la sfiducia ai revisori suggerendo loro le dimissioni. "Lo dobbiamo ai cittadini e alla Corte dei Conti" ha detto Leoni. La discussione sul bilancio è arrivata al culmine di una giornata in cui non sono mancate le tensioni. Sin dal mattino con la sospensione del consiglio comunale per oltre un'ora per decidere il rinvio del punto riguardante l'applicazione del disavanzo. I toni si sono alzati anche sul voto per l'alienazione della farmacia comunale, atto che andrà integrato, visto che gli uffici comunali non hanno provveduto alla messa in liquidazione prima di stabilire la vendita. Circolano ovviamente perplessità sull'alienazione in funzione del ricorso al tar promosso dalle dipendenti e tuttora in corso. L'atto è passato a maggioranza con il voto contrario dell'intero centrosinistra. L'animata discussione sul bilancio è stata anticipata anche da due pregiudiziali, ribattezzate ironicamente il "lodo" Pizzo e il "lodo" Frizza. Tra i banchi però poca voglia di ridere. Anzi le pregiudiziali - entrambe respinte - sono state accolte da una energica levata di scudi. Nello specifico il centrosinistra ha contestato a Pizzo l'incompatibilità con le pratiche bilancio svolgendo la doppia funzione di consigliere e "assessore" in qualità di consigliere delegato al Bilancio e viste le prolungate assenze di Romiti. D'altro canto Frizza, secondo la pregiudiziale, sarebbe stato incompatibile sul Prg per vecchie pratiche datate 2004 e 2007, ma su questo seconda contestazione molte sono state le perplessità e al momento del voto si è astenuto anche il consigliere Gialletti (Psi). Oggi la seduta prosegue con l'applicazione del disavanzo 2010, a tutti gli effetti un riequilibrio funzionale a liberare dei pagamenti prima di settembre. Un atto delicato sia nella forma che nella sostanza. L'opposizione critica la manovra in quanto "riequilibrare un bilancio contestualmente al preventivo significa avere la consapevolezza che le previsioni stimate non sono veritiere". Per giunta nell'operazione rientra la vendita della palazzina comando della Piave.

Pubblicato il: 19/07/2011

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