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Il bilancio degli apprendisti stregoni

di Cristina Calcagni La vendita della Palazzina comnado della ex Piave è "L'ennesima posta escogitata per tirare a campare! Peccato però perché non credo che sia legittimo inserire tale alienazione all'interno delle previsioni di bilancio 2011"

Ho trascorso alcuni giorni nei Paesi del Nord Europa, che mi hanno da sempre affascinato consentendomi il contatto con la natura, incontaminata, e con un modo di vivere completamente opposto al nostro. Il rispetto per gli altri ed il supporto alle fasce più deboli unito ad una grande azione di investimento verso le giovani generazioni. In particolare gli enormi investimenti, che questi Paesi sostengono, sulla scuola, sullo sport e sulla sanità. In poche parole la presenza dello Stato Sociale. Le Università, campus, che ospitano piccoli alloggi indipendenti a bassissimo costo, sono addirittura compresi all'interno delle visite guidate dei tour operator. Ogni studente percepisce un piccolo sussidio con il quale potrà permettersi di vivere e di sostenere la spesa per un esiguo affitto in uno degli alloggi, indipendenti, all'interno del campus senza gravare sulle economie delle famiglie.

Torniamo a noi, quindi torniamo al mondo reale, il nostro. Scopro, con stupore, l'ultima invenzione ragionieristica dei nostri brillanti amministratori: la vendita di un pezzo di ex Caserma Piave, la Palazzina Comando. L'ennesima posta escogitata per tirare a campare! Peccato però perché non credo che sia legittimo inserire tale alienazione all'interno delle previsioni di bilancio 2011.

Facciamo un passo indietro. Esisteva il progetto politico con cui si vinsero le elezioni nel lontano 2009. All'interno di questo progetto c'era anche il comparto Istruzione e Formazione/Edilizia scolastica, sicurezza degli edifici adibiti a scuole. Tanto è che vennero immediatamente istruite tutte le pratiche  e le sinergie necessarie al progetto complessivo di rivisitazione degli edifici scolastici nel nostro Comune. Sia quelle di squisita competenza locale, vedi la Scuola Media di Ciconia, sia quelle di pertinenza congiunta con l'altro Ente Pubblico, la Provincia di Terni, vedi il primo trasferimento del Liceo Classico per poi seguire con il Liceo d'Arte, anche se per quest'ultimo i problemi erano più complessi poiché gli attori erano due: la Curia Vescovile di Orvieto, per la proprietà dello stabile, e la Provincia di Terni per le competenze in materia di Istruzione e leggi per la sicurezza statica e sismica degli edifici adibiti a scuola.

Ciò detto, agli inizi del 2010, dopo numerosi incontri, si arrivò ad un accordo tra il Comune di Orvieto, nella persona del Sindaco Concina e la Provincia di Terni, nelle persone del Presidente Polli e dell'Assessore Mocio, nel quale il Comune di Orvieto metteva a disposizione per quattro anni la Palazzina Comando sita all'interno della ex Caserma Piave, affinché si potessero completare tutte le attività legate alla normalizzazione  degli edifici scolastici, ovviamente scuole secondarie di II°, presenti sulla Rupe ricomprendendo anche l'Istituto Professionale (IPSIA) sulla base delle modalità rilasciate dal Ministero dell'Istruzione a seguito delle visite ispettive, che per legge, vengono effettuate sull'intero Territorio Nazionale.

Il documento, protocollato, può essere richiesto negli uffici della Residenza Comunale.

L'accordo tra i due Enti per un lasso temporale di quattro anni ha consentito alla Provincia di Terni, ente pubblico, di poter deliberare un impegno di spesa di 200.000,00 euro, che si è aggiunto all'impegno di spesa dell'anno precedente sostenuto per il trasferimento del Liceo Classico,  per la sistemazione del 2° e 3° piano dell'immobile, affinché quest'ultimo potesse ospitare il liceo d'Arte prima, e successivamente gli alunni del  Professionale (IPSIA), in attesa che si completassero tutti i lavori di adeguamento statico e sismico calendarizzati e previsti per legge, nei tre Immobili che ospitano tali scuole.

Domanda: come si può vendere un immobile per una cifra astronomica, che tra l'altro non corrisponderebbe a quella stimata e per la quale si veda una delibera di Consiglio di questa attuale assise, e con l'aggiunta di non poter avere la disponibilità (possesso)  del bene prima del 2014?

Infine, sono confortata dalle valutazioni espresse dalla Dott.ssa Gribaudo, come me era uno dei soci fondatori di OL, la sua competenza professionale conferma ciò che ebbi modo di sostenere, mesi addietro, relativamente ai tanti dubbi sullo spostamento estemporaneo e  tardivo (delibera di marzo) del Centro Studi, e di tutte le realtà presenti all'interno dell'immobile, ai fini dell'abbattimento dell'importo di locazione senza un congruo preavviso concordato tra le parti.

In coerenza con il dibattito Nazionale sui costi della politica e la costantemente ricordata trasparenza da parte del Sindaco nelle sue uscite pubbliche, vorrei chiedere, come cittadina orvietana che paga le tasse a questo Comune da vent'anni, quanto costano alla collettività  i Consiglieri Delegati che trascorrono la loro giornata all'interno del Palazzo Comunale per produrre documenti contabili, che ottengono il "dissenso" da parte degli organismi di controllo. Inoltre vorrei sapere se la voce di spesa, per gli emolumenti a Sindaco e Giunta,  sia stata ripristinata. E non vale la risposta sul rientro nel patto di stabilità, poiché la deliberazione che azzerava tali emolumenti, era indipendente dalla permanenza o meno nel patto di stabilità stesso.

Inoltre mi piacerebbe conoscere i criteri di priorità con i quali si affrontano i problemi della comunità orvietana: ovvero se prendere un mutuo, consistente, per acquistare un immobile, di cui non si conosce ancora l'utilità futura, è prioritario a  prendere un mutuo per rimettere in sicurezza una scuola dell'obbligo e consentire quindi agli studenti di poter usufruire della totalità dell'offerta formativa, laboratori ecc., di cui oggi purtroppo, nella sede provvisoria, non è stato possibile ricavare ulteriori spazi oltre a quelli sufficienti per l'attrezzaggio delle aule.

Pubblicato il: 18/07/2011

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