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Bilancio non emendabile per il Pd. Anche l'Usb contro la riorganizzazione

Continua il confronto duro sul bilancio a due giorni dall'approvazione. Il punto di vista di Pd, Unione sindacale di base e pendolari

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ORVIETO - Il Pd non presenta emendamenti "perché il bilancio non è emendabile: va ripensato completamente". Così Marco Moscetti (Pd) risponde alla accuse di inconcludenza di Stefano OIimpieri (Pdl). "Per questo - aggiunge Moscetti annunciando la linea dura del partito - se i consiglieri della destra avranno l'impudenza di votare lunedì prossimo questo bilancio, il Pd avvierà con gli organi di controllo contabile e governativo del territorio tutte le azioni previste dalla legge. La nostra azione sarà tesa a bloccare gli effetti di questo documento totalmente inaffidabile, assolutamente inadeguato ed esclusivamente finalizzato al mantenimento in carica di una maggioranza che va dalla destra radicale alla sinistra estrema: un'accozzaglia di forze eterogenee che, anche per questo, non rappresenta più nulla, certamente non rappresenta più la volontà elettorale". Intanto nella vertenza con l'amministrazione per la riorganizzazione della macchina amministrativa si fa sentire anche l'Unione sindacale di base da poco attiva anche presso il Comune di Orvieto. In particolare il sindacato è allarmato dalla proposta choc del consigliere Angelo Ranchino (Ol) di mettere in mobilità 10 dipendenti per risparmiare attorno ai 400mila euro. "Questo non è possibile - replica il sindacato - per due motivi: sulla base del decreto del ministero dell'Interno 26 marzo 2011 che assegna 1 dipendente ogni 122 abitanti, l'Ente, con i suoi 171 lavoratori si trova in una situazione di sostanziale pareggio, anzi in leggero sotto organico e il presupposto per la mobilità è che un altro Ente faccia richiesta di questi presunti lavoratori in esubero. Siamo costretti ad intervenire - aggiunge Roberto Betti dell'Usb - perché l'unico risultato di tali voci, che sono nell'aria da mesi, è quello di alimentare un clima di intimidazione verso i lavoratori, già instaurato con la procedura di mobilità interna che ha interessato 17 dipendenti, la cui correttezza è ancora tutta da verificare. Tutto questo accade mentre le 14 posizioni organizzative, lo staff del sindaco e i premi di produzione dei dirigenti passano indenni i tagli di bilancio". Secondo il sindacato, che cita le risorse settore per settore, la riorganizzazione del personale mette a rischio il funzionamento stesso dei servizi. Intanto ieri sera a protestare sono stati i pendolari. Per loro la battaglia è contro l'istituzione della sosta a pagamento presso il parcheggio della Direttissima. La manovra, su cui si continua a lavorare anche in queste ore, andrà in approvazione, lunedì prossimo, 18 luglio.

Pubblicato il: 16/07/2011

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