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Scarichi non autorizzati, mattatoio comunale sotto sequestro

Da diversi mesi smaltirebbe i reflui della mattazione nella pubblica fognatura senza la necessaria autorizzazione. È così che dopo una serie di controlli gli uomini della Forestale ieri hanno messo i sigilli all'impianto di Bardano

foto di copertina
ORVIETO - Da diversi mesi smaltirebbe i reflui della mattazione nella pubblica fognatura senza la necessaria autorizzazione. È così che dopo una serie di controlli gli uomini della Forestale hanno messo sotto sequestro il mattatoio comunale. Indagato il presidente della Cimoa che gestisce l'impianto. Secondo la procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto il mattatoio non avrebbe l'autorizzazione dell'Ato allo smaltimento. La concessione sarebbe scaduta da diversi mesi e il proprietario dell'immobile, ovvero il Comune di Orvieto, non avrebbe provveduto a rinnovare la richiesta. Richiesta che, dopo vari solleciti, sarebbe stata presentata recentemente dalla cooperativa stessa, come conferma il presidente, Vasco Pelliccia. Ma evidentemente non è bastato. I Forestali da mesi controllano periodicamente l'impianto e ieri di fronte, ancora, alla mancanza dell'autorizzazione su istanza della procura hanno disposto il sequestro, concedendo 24 ore di tempo per portar via la carne macellata e limitare in questo modo i danni. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, sempre ieri mattina, hanno anche effettuato un prelievo di alcuni sversamenti nelle fognature che ora saranno analizzati per capire se i reflui rispettino o meno i limiti tabellari imposti per legge. Il presidente della Cimoa, sottoposto ad indagini, si limita a commentare la vicenda dicendo che "sarà il Comune a spiegare" lasciando intendere di chiamarsi fuori e che l'amministrazione, in qualità di proprietaria dell'immobile, non è certo estranea alla vicenda. Vicenda che è delicatissima, per il servizio che il mattatoio offre sul territorio e non ultimo per i possibili risvolti occupazionali. Il mattatoio comunale impiega 20 addetti. Il Comune da anni prova a vendere l'immobile senza risultato. Con tre bandi di alienazione sono stati fatti altrettanti buchi nell'acqua, con il prezzo che è sceso da 2,7 milioni a 2,4 e 2,1. Ora si sta cercando di venderlo a trattativa privata sotto i 2 milioni di euro. Nella giornata di ieri, il Corpo Forestale dello Stato ha eseguito anche un controllo in un allevamento di maiali a San Venanzo. All'allevatore è stato contestato lo smaltimento abusivo degli scarichi nel terreno. Il verbale sarà notificato anche alla Provincia di Terni che potrà una sanzione pecuniaria di seimila euro al proprietario dell'allevamento.

Pubblicato il: 16/07/2011

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