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I revisori bocciano il Bilancio. La palazzina comando della Piave in vendita

I tecnici: ci sono cifre sovrastimate (parcheggi e Ici) e altre (ex ospedale) sottostimate. Pizzo: il "no" del collegio è solo politico. Dall'alienazione dell'immobile 8 milioni per ripianare il deficit 2010. Infine il Comune comprerà l'ex ospedale

foto di copertina
ORVIETO - Il Comune venderà la palazzina comando della Piave per ripianare il disavanzo 2010 e i revisori dei conti esprimono parere non favorevole al Bilancio. Sono le ultime due amare sorprese che sta riservando in queste ore il preventivo 2011 a meno di una settimana dall'approvazione fissata per lunedì prossimo. Le "bombe" sono state sganciate martedì sera in commissione Bilancio dove l'assessore Maurizio Romiti ha anche comunicato che l'amministrazione intende di nuovo acquistare l'ex ospedale. Per questa operazione, come per la vendita della palazzina comando, verranno portate in consiglio, ad integrazione dell'ordine del giorno, altre due apposite delibere di giunta oltre a quella già approvata sul preventivo 2011. Le novità, insieme al parere sfavorevole dei revisori dei conti, stanno creando grande agitazione. Ma andiamo con ordine. Partendo proprio dalla Piave, dove l'amministrazione comunale, dopo aver a lungo negato di voler fare lo "spezzatino", si avvia, invece, proprio a vendere a pezzi l'immobile. Si comincia, non a caso, dalla palazzina comando, in assoluto la più appetibile. Un immobile di prestigio (destinato forse ad essere trasformato in un albergo) dalla cui vendita il Comune spera di incassare attorno agli 8 milioni di euro. Negli ambienti dell'opposizione circola però anche il sospetto che la mossa sia finalizzata unicamente a prendere tempo, visto che si tratta di un cespite nuovo, per cui l'amministrazione dall'inizio delle procedure ha due anni di tempo per concretizzare l'alienazione, a differenza degli altri beni le cui vendite sono già decise da tempo. In ogni caso, insieme ai proventi derivanti dalle vendite del San Francesco e del Bar Centrale, l'alienazione della palazzina dovrebbe ripianare il buco del 2010. Tutto già approvato dalla giunta. La delibera sarà portata in consiglio come "Applicazione del disavanzo di amministrazione 2010 al bilancio di previsione 2011. Adozione provvedimenti di riequilibrio del bilancio 2011" ad integrazione dell'ordine del giorno. In pratica un anticipo del riequilibrio di settembre. L'altra integrazione è costituita dalla "Conferma della volontà di acquistare gli immobili ex pediatria ed ex ospedale Santa Maria della Stella in piazza Duomo". Come? Tramite l'accensione di un mutuo. Per fare cosa? Questo non è ancora chiaro. Ma non si esclude che l'acquisto, per cui è in stato avanzato la trattativa con la Asl, sia finalizzato ad una nuova vendita. In ogni caso, nelle more dell'acquisizione il canone di locazione scenderebbe da 370 a 100mila euro all'anno, come da voce in bilancio, voce contestata dai revisori, perché non c'è ancora alcun accordo firmato. Ed ecco l'ostacolo numero uno all'approvazione del bilancio. Il parere negativo dei revisori relativamente ad alcune cifre sovrastimate: proventi dei parchimetri 1,1 milioni di euro, recupero dell'evasione di Ici (300mila euro). Ma è soprattutto sui 270mila non messi in bilancio (la differenza tra 370 e 100mila) per l'affitto dell'ex ospedale che i revisori sono irremovibili. Ed è infatti in ragione di questa posta che mentre due revisori danno comunque l'ok sulla coerenza interna e sul patto di stabilità, Anna Gribaudo dissente dai colleghi e dà parere sfavorevole tout cour. "Una posizione squisitamente politica - non esita a replicare il consigliere delegato al Bilancio - Evidentemente quello che è bastato nel 2009 non basta più nel 2011" aggiunge Pizzo polemicamente, lasciando ad intendere che si sta lavorando per dare la spallata a Concina, prima che il preventivo lo metta al sicuro. Di fronte al no dei revisori dei conti c'è stata infine la proposta choc di Angelo Ranchino (Ol): mettere in mobilità 10 dipendenti comunali con un risparmio di 400mila euro.

Pubblicato il: 14/07/2011

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