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Sanità nell'Orvietano. Le idee del PD

Nota del PD. "In questo quadro di difficoltà in Umbria e ad Orvieto si stanno facendo scelte per rispondere ai problemi da tempo individuati e che da qui a fine anno porteranno a soluzione larga parte degli stessi, come da impegni assunti anche dal Direttore Generale dell'Asl Panella"

 Riceviamo dal PD di Orvieto e pubblichiamo

La posizione del PD sulla sanità è una. Cioè quella contenuta nel documento conclusivo della Conferenza Programmatica e che rappresenta la sintesi di un confronto tra cittadini, operatori e i differenti livelli politici e amministrativi.  Altre posizioni sono da attribuire ad iniziative personali che non possono vantare il medesimo percorso di trasparenza e partecipazione e che, introducono delle polemiche rispetto ai piani della sanità regionale non condivisibili e di cui non si riesce a comprendere la ragione.

Il 4 maggio la Presidente Marini ha partecipato ad un'iniziativa sulla sanità, organizzata dal centrosinistra orvietano, nella quale ha voluto ribadire alcune linee guida che orientano la politica sanitaria umbra.  Questi principi - che dovrebbero costituire un patrimonio politico comune di quanti si riconoscono nel progetto di governo di centrosinistra - determinano anche l'impianto delle politiche sanitarie locali. Su Orvieto Catiuscia Marini ha registrato quanto emerso in sede di confronto politico e tecnico, riaffermando la centralità di Orvieto quale polo dell'emergenza-urgenza e ribadendo la piena volontà di sostenere una riorganizzazione della struttura che riguardi i servizi e le dotazioni tecniche.

La politica dei tagli del Governo Nazionale ha già portato altre Regioni come il Lazio a sopprimere numerosi ospedali territoriali e creato enormi difficoltà anche in Umbria nel mantenere alto lo standard dei servizi sanitari.

Come se ciò non bastasse  la prossima manovra finanziaria assesta un colpo terribile al servizio sanitario nazionale introducendo tagli, ticket aggiuntivi e misure "punitive" per ciò che riguarda la gestione del personale (dipendente o convenzionato), beni e servizi, farmaceutica e dispositivi medici.  Con queste politiche scellerate, tutte fondate sui tagli lineari, neanche le regioni con i conti sanitari in ordine, e l'Umbria è una di queste,  potranno evitare gli sbilanci.  Dovremmo piuttosto ragionare su come si risponde a tali provvedimenti, a come tenere in piedi una sanità che, grazie alle politiche di Berlusconi & c.,  rischia di sprofondare e di portare con sé, nel baratro, i cittadini più bisognosi di cure e di assistenza. 

È vero che la sanità non è né di destra né di sinistra. Però ci sono idee diverse di sanità e, guarda caso, queste hanno a che fare con la politica. I tagli annunciati sono opera di un governo di centrodestra che ha in testa una certa idea di sanità e che non smette mai di provare a praticarla. Suggeriamo quindi cautela a chi si avventura in un curioso agnosticismo politico in fatto di sanità che alza i polveroni rischiando di nascondere chi sta scientemente demolendo la sanità pubblica in Italia.

In questo quadro di difficoltà in Umbria e ad Orvieto si stanno facendo scelte per rispondere ai problemi da tempo individuati e che da qui a fine anno porteranno a soluzione larga parte degli stessi, come da impegni assunti anche dal Direttore Generale dell'Asl Panella.

Per quanto riguarda l'ospedale di Orvieto  si è già  potenziato il reparto di Ostetricia con la stabilizzazione di un ginecologo e da settembre verranno integrate due ostetriche, mentre il reparto di anestesia, oltre al primario da poco nominato, verrà integrato tra agosto e settembre di tre unità attinte dalla graduatoria aperta;  inoltre è  stata anche aperta la graduatoria per nefrologia ed è stato coperto il primariato della pediatria.

Per il 18 luglio è stata convocata la commissione per aiuto chirurgo e nel mese di luglio / agosto sarà predisposto il concorso per primario chirurgo e primario ortopedia e, mentre è in corso di svolgimento il concorso per infermieri,  sono stati gia inseriti in servizio 5 infermieri per compensare le richieste.

Altri provvedimenti stanno riguardando il tema dell'abbattimento delle liste di attesa per effettuare alcune prestazioni specialistiche. Oltre al CUP unico Regionale, si è messo in campo  un piano di gestione delle liste di attesa prevedendo una classificazione delle richieste in base alle priorità e all'urgenza, attraverso un patto con i medici di medicina generale, potendo così garantire in modo trasparente tempi rapidi a chi ha effettivamente bisogno di visite urgenti.

Su questi, come su altri impegni  che riguardano il settore sanitario e socio assistenziale, l'Ospedale ed il Territorio, il PD terrà alta l'attenzione e l'iniziativa nel ricercare e stimolare soluzioni concrete ai problemi aperti e vigilando sui tempi e sulle scadenze prefissate richiamando, quando e se necessario, come più volte avvenuto in passato, ognuno alle proprie responsabilità.

Quello di cui non abbiamo assolutamente bisogno, su temi di tale importanza per la vita dei cittadini, è la facile demagogia e populismo dopo anni di assordante silenzio, soprattutto da parte di chi ha responsabilità istituzionali oltre che professionali in questo settore.

Pubblicato il: 15/07/2011

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