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Il successo di Assoenologi, un successo per l'Orvieto

Si è concluso il summit per i 120 anni dell'associazione iniziato sabato a palazzo del Popolo. Il Consorzio: la nostra Doc protagonista

ORVIETO - Il Consorzio Vini di Orvieto, in qualità di ente patrocinatore, è lieto di aver ospitato sulla Rupe il 66° Congresso nazionale Assoenologi "1891/2011: centoventi anni di Assoenologi al servizio della categoria, del settore vitivinicolo e della loro evoluzione", il primo appuntamento che la storica organizzazione di categoria del settore celebra in Umbria nella sua lunga storia. Per tre giorni, dal 9 al 12 luglio 2011, oltre 600 persone, tra congressisti e accompagnatori, hanno potuto conoscere ed apprezzare le eccellenze enogastronomiche, artistiche e culturali di una terra da sempre vocata all'accoglienza e alla produzione di vini di alta qualità. All'evento hanno partecipato molti tecnici e imprenditori della zona che hanno avuto l'opportunità di ampliare le proprie conoscenze professionali ed aggiornarsi sui temi più attuali della vitivinicoltura italiana. Il tutto in tre sessioni di lavori caratterizzate dagli interventi di autorevoli relatori, esperti del settore nazionali e internazionali su argomenti di tecnologia e di mercato che hanno occupato oltre dieci ore di relazioni, confronti e dibattiti. I vini di Orvieto, inoltre, sono stati protagonisti di primo piano, sia nei momenti conviviali lungo tutto il corso dell'evento, che negli appuntamenti più tecnici. In particolare, nell'ambito della degustazione che ha caratterizzato la seconda sessione dei lavori congressuali sul tema "L'Umbria e le sue eccellenze enologiche a confronto", tra i nove vini presentati, gli "Orvieto Classico Superiore" e la nuova Denominazione "Muffa Nobile" hanno riscontrato grande interesse di fronte ad un pubblico così altamente qualificato. Il convegno è stato anche utile a tracciare un identikit del vino che più incontra le tendenze dei mercati, ora che il settore sembra finalmente avviarsi ad uscire dal tunnel della crisi. La scelta della qualità e dei vitigni autoctoni tradizionali sono le indicazioni che arrivano in maniera pressoché unanime da imprenditori ed esperti intervenuti al convegno: dal professor Fabio Mencarelli dell'Università della Tuscia al potente importatore nonché fondatore della Winebow Inc. Leonardo LoCascio, passando per l'enologo Gianni Zonin, cavaliere del lavoro e presidente dell'omonima casa vincola a cui Assoenologi ha assegnato quest'anno il Grappolo D'Oro 2011. Si tratta di indicazioni da cui il Consorzio Vini di Orvieto trae ottimi auspici per il rilancio della storica Denominazione locale, anche alla luce delle recenti misure adottate per la vendemmia 2011. Infine, il Consorzio guidato da Luigi Barberani intende rivolgere un sentito ringraziamento al presidente e al direttore di Assoenologi, rispettivamente Giancarlo Prevarin e Giuseppe Martelli, nonché al presidente della sezione Assoenologi Lazio/Umbria, Riccardo Cotarella che ha profuso grande impegno perché l'evento celebrativo dei 120 anni di vita della più antica associazione del settore si celebrasse proprio ad Orvieto.

Pubblicato il: 13/07/2011

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