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Che ci fa il giudice Ingroia alla Festa del PD?

Nota del capogruppo PdL ad Orvieto Stefano Olimpieri

Riceviamo da Stefano Olimpieri e pubblichiamo

ARTICOLO 104

Siamo gente di mondo e sappiamo bene che spesso in politica si dicono e si fanno cose che poco tempo dopo vengono smentite o, peggio ancora, ribaltate: ma vi sono alcuni baluardi, primo fra tutti la Costituzione, che debbono essere rispettati sempre e comunque. Credo che la nostra Carta Costituzionale non sia un totem e che possa essere modificata, ma fino a quando è vigente quella attuale vanno rispettati tutti i suoi articoli. Se queste affermazioni sono vere, è altrettanto vero che da diverso tempo e da troppe parti politiche (compresa la mia) la Costituzione viene "usata" a secondo delle convenienze di bottega. In questi ultimi tempi una aggregazione articolata e variegata ha messo in campo una grandissima mobilitazione in difesa della Costituzione.  E' una azione condivisibile, ma dovrebbe essere sempre lineare e mai usata con il "doppiopesismo" dell'ipocrisia. In sostanza, senza fare troppi giri di parole, credo che anche l'articolo 104 della Costituzione vada difeso, partendo dal primo comma dove si afferma che"la Magistratura costituisce un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere".  Allo stesso modo sappiamo che lo Stato si fonda sulla tripartizione dei poteri - Legislativo, Esecutivo e Giudiziario - e che, quindi, i giudici sono sottoposti solo alla legge.

Fatte queste brevissime premesse, mi chiedo perché un importante Giudice vada ad una festa di partito? Così facendo non si può dare un pochino l'impressione che viene lesa l'autonomia e l'indipendenza della Magistratura? Credo che, se veramente si vuole difendere la Costituzione in tutte le sue parti e se veramente questa difesa vuole risultare credibile, i Giudici debbono parlare con gli atti giudiziari e con le sentenze ed i partiti debbono parlare con atti e fatti politici.

Sarò un vecchio romantico, ma credo che la Costituzione, e quindi l'ordine giudiziario, non possa essere usata per biechi fini di parte o per miseri interessi economici.

Sono certo che queste considerazioni disturberanno  le certezze inconfutabili di tanti soloni; mi dispiace, ma ancora credo che lo Stato e la Costituzione siano i due pilastri fondamentali su cui si regge la nazione. Per questo, anche se sono passati quasi vent'anni, ma non scorderò mai che "è meglio vivere un giorno da Borsellino che cento anni da Ciancimino".

Buon aperitivo.

Pubblicato il: 11/07/2011

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