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Crisi Trafomec. La riorganizzazione 'una decisione unilaterale senza preavviso'

Il consigliere regionale del Pd Gianfranco Chiacchieroni e Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl hanno diffuso una nota poersonale sulla vicenda

"Un fulmine a ciel sereno, una decisione unilaterale senza preavviso: non è questo il modello di relazioni industriali che può aiutare imprese e lavoratori in un momento così difficile per l'economia italiana. Si riapra subito il dialogo e si trovino assieme a sindacati ed istituzioni le possibili soluzioni per un rilancio della produzione e per la salvaguardia dei livelli occupazionali". Il consigliere regionale del Pd Gianfranco Chiacchieroni, presidente della seconda Commissione consiliare, che si interessa di problemi economici dell'Umbria, interviene sulla vicenda Trafomec di Tavernelle, azienda del settore metalmeccanico con sede nel comune di Panicale, che nei giorni scorsi ha reso noto di voler licenziare oltre due terzi degli attuali 150 occupati.
Per Chiacchieroni è necessario che l'azienda "ritiri fin da subito eventuali atti di rescissione del rapporto di lavoro, in attesa di un approfondito confronto tra lavoratori, azienda ed istituzioni a tutti i livelli, compreso il Governo nazionale".         

Esprimo grande solidarietà ai lavoratori coinvolti nella crisi della Trafomec, con l'auspicio che la Regione Umbria non si tiri indietro e cerchi, anche insieme al Governo nazionale, una
risposta adeguata ai problemi loro e delle rispettive famiglie.
Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl e vice presidente della Commissione affari economici di Palazzo Cesaroni, prende posizione sugli ultimi sviluppi della vicenda Trafomec esprimendo tutta la sua meraviglia per l'eccessivo
ricorso ai licenziamenti.
"Non esiste crisi del settore che possa giustificare un esubero di 105 dipendenti sui 150 in attività. E' evidente che i problemi della Trafomec non sono nati ieri e non sono figli di questa crisi. Siamo in presenza di una azienda assistita da troppo tempo, le cui scelte non possono gravare sui
dipendenti messi alla porta. 

Pubblicato il: 11/07/2011

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