Sanità Se ne deve parlare in un Consiglio comunale aperto
Di Oriano Ricci, consigliere comunale del PD "Non dobbiamo parlarci addosso dentro quattro mura del palazzo, come ci ha raccontato il sindaco Concina nell' ultimo consiglio comunale tra lui e il direttore della asl n.4""
Mi domando perché la maggioranza del sindaco Concina non vuole discutere della sanità in consiglio comunale con i cittadini alla presenza dei vertici regionali del settore sanità (oppure facciamo un consiglio straordinario presso l'ospedale di Orvieto).
Serve responsabilità, coraggio e una svolta politica con la p maiuscola di cambiamento nelle scelte della asl .4 in campo sanitario per la nostra provincia.
Dobbiamo dar voce ai cittadini, per far cambiare scelte politiche regionali ,in campo sanitario per l'Orvietano e non parlarci addosso dentro quattro mura del palazzo, come ci ha raccontato il sindaco Concina nell' ultimo consiglio comunale tra lui e il direttore della asl n.4.
In questi giorni si assiste ad un dibattito molto acceso sui giornali, sui media, che riguarda la questione sanità del nostro territorio e in particolare del nostro ospedale.
Mancanza di personale medico e infermieristico; richiesta di personale medico di alta professionalita',liste di attesa;potenziamento della struttura ospedaliera con nuove tecnologie sanitarie ;potenziamento della medicina del territorio;
mancanza di risorse economiche;aumentare il bacino di utenza,per rispondere a queste priorità, non servono iniziative tampone, momentanee,ma servono soluzioni definitive e di lunga prospettiva, per far sì che la struttura ospedaliera lavori al massimo e venga utilizzata completamente essendo inquadrata dalla regione come struttura dell'emergenza e dell'urgenza.
Tutte queste questioni sono state oggetto di interrogazioni, question timee di odg, ma la maggioranza guidata dal sindaco Concina sempre ha rinviato e mai affrontato le questioni sul tappeto.
Oggi e giunto il momento di assumersi le nostre responsabilità politiche ed istituzionali, nel rispetto di tutti i cittadini del nostro territorio comunale e affrontare con determinazione la questione sanità una volta per tutte.
Bisogna avere il coraggio politico di organizzare a livello istituzionale un consiglio comunale straordinario con i capi della sanità regionale e dare voce ai cittadini, che testimoniano il loro disagio quotidiano.
Insomma creare una mobilitazione popolare numerosa, che ci dica con chiarezza ,quali scelte deve fare la politica per ricercare risorse da investire sulla mostra struttura ospedaliera:no al nuovo ospedale di Narni e Amelia, e utilizzare gli stanziamenti assegnati (art.20 legge finanziaria 1988 edilizia sanitaria) per la messa in sicurezza dell' ospedale di Orvieto e la realizzazione di una pista per il servizio di elitrasporto e di elisoccorso, come prevede la normativa per un ospedale dell'emergenze e dell'urgenza e come prevedeva il progetto iniziale della struttura ospedaliera.
Su tutto questo chiamare a raccolta anche i sindaci e tutti gli eletti del nostro comprensorio per alzare il tono della discussione e delle richieste e non farci portare via pezzi della nostra sanità da Perugia e da Terni.
Concludo dicendo, che la materia sanità non e ne di destra e ne di sinistra, ma deve intendersi un servizio ai cittadini per la loro salute e quindi va difesa fino in fondo.
Forse è meglio creare le condizioni politiche per riavere la nostra asl dell'Orvietano.
Serve responsabilità, coraggio e una svolta politica con la p maiuscola di cambiamento nelle scelte della asl .4 in campo sanitario per la nostra provincia.
Dobbiamo dar voce ai cittadini, per far cambiare scelte politiche regionali ,in campo sanitario per l'Orvietano e non parlarci addosso dentro quattro mura del palazzo, come ci ha raccontato il sindaco Concina nell' ultimo consiglio comunale tra lui e il direttore della asl n.4.
In questi giorni si assiste ad un dibattito molto acceso sui giornali, sui media, che riguarda la questione sanità del nostro territorio e in particolare del nostro ospedale.
Mancanza di personale medico e infermieristico; richiesta di personale medico di alta professionalita',liste di attesa;potenziamento della struttura ospedaliera con nuove tecnologie sanitarie ;potenziamento della medicina del territorio;
mancanza di risorse economiche;aumentare il bacino di utenza,per rispondere a queste priorità, non servono iniziative tampone, momentanee,ma servono soluzioni definitive e di lunga prospettiva, per far sì che la struttura ospedaliera lavori al massimo e venga utilizzata completamente essendo inquadrata dalla regione come struttura dell'emergenza e dell'urgenza.
Tutte queste questioni sono state oggetto di interrogazioni, question timee di odg, ma la maggioranza guidata dal sindaco Concina sempre ha rinviato e mai affrontato le questioni sul tappeto.
Oggi e giunto il momento di assumersi le nostre responsabilità politiche ed istituzionali, nel rispetto di tutti i cittadini del nostro territorio comunale e affrontare con determinazione la questione sanità una volta per tutte.
Bisogna avere il coraggio politico di organizzare a livello istituzionale un consiglio comunale straordinario con i capi della sanità regionale e dare voce ai cittadini, che testimoniano il loro disagio quotidiano.
Insomma creare una mobilitazione popolare numerosa, che ci dica con chiarezza ,quali scelte deve fare la politica per ricercare risorse da investire sulla mostra struttura ospedaliera:no al nuovo ospedale di Narni e Amelia, e utilizzare gli stanziamenti assegnati (art.20 legge finanziaria 1988 edilizia sanitaria) per la messa in sicurezza dell' ospedale di Orvieto e la realizzazione di una pista per il servizio di elitrasporto e di elisoccorso, come prevede la normativa per un ospedale dell'emergenze e dell'urgenza e come prevedeva il progetto iniziale della struttura ospedaliera.
Su tutto questo chiamare a raccolta anche i sindaci e tutti gli eletti del nostro comprensorio per alzare il tono della discussione e delle richieste e non farci portare via pezzi della nostra sanità da Perugia e da Terni.
Concludo dicendo, che la materia sanità non e ne di destra e ne di sinistra, ma deve intendersi un servizio ai cittadini per la loro salute e quindi va difesa fino in fondo.
Forse è meglio creare le condizioni politiche per riavere la nostra asl dell'Orvietano.
Pubblicato il: 10/07/2011