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Amministratori poco resilienti e bilanci inverosimili sono la rovina di Orvieto

di Massimo Gnagnarini "I soldi che servono non si trovano certo strizzando le tasche agli orvietani come è stato fatto in questi ultimi due anni nei quali la pressione fiscale locale a Orvieto è raddoppiata : Ciascuna famiglia viene colpita mediamente con oltre 500 euro all'anno di aumenti su tasse, imposte e servizi"

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La discussione sul bilancio comunale dimostrerà quanto la città di Orvieto sia ancora lontana dal suo risanamento finanziario.

Purtroppo!

Due anni di errori di  sottovalutazioni e di  improvvisazione hanno aggravato una situazione ereditata dalla precedente amministrazione già difficile e compromessa.

Il mio amico Pierluigi Leoni, giustamente, invita tutte le voci critiche a dare suggerimenti per emendare lo schema di bilancio presentato dalla giunta comunale e che sarà al vaglio del consiglio comunale il prossimo 18 luglio.

Intanto vorrei sommessamente osservare che alcune delle poche novità presentate dalla giunta quest'anno sono state cooptate dai suggerimenti e dalle idee che sono circolate in tutti questi mesi  provenienti proprio da tutte le voci critiche che si sono levate verso questa amministrazione mediocre: la gestione diretta dei parcheggi, l'ottimizzazione delle risorse umane, in parte e per taluni aspetti il contenzioso sui derivati .

Ci sono voluti due anni e fiumi di bla bla per convincere a fare le scelte giuste.

Bene , molto bene! 

Poco importa se i suggeritori siano stati trattati come i "corvi", i "rompicoglioni" e persino tacciati di "agenti del comunismo".

Ma non importa, qui, non dobbiamo stabilire se abbiamo a che fare o meno con degli incapaci il punto, qui, per continuare a coltivare una speranza,   è valutare il loro grado di resilienza ovvero la capacità di imparare dai propri errori e di saperlo fare velocemente.

Siccome uno dei fallimenti più vistosi di questa amministrazione è stato quello di non aver saputo incassare in questi due anni neanche un centesimo bucato dalle vendite del patrimonio per ridurre il deficit ereditato più quello formatosi negli ultimi due esercizi correnti, c'è da chiedere quali insegnamenti ne abbia tratto il sindaco e i suoi assessori.

I "corvi" e le forze politiche all'opposizione insistono nel dire che manca un progetto un piano di sviluppo e valorizzazione della città per poterne vendere o mettere a frutto con beneficio qualche pezzo o porzione disponibile, mentre, questi,  ancora glissano sostenendo che prima occorre risanare il bilancio e poi si vedrà.

Qui il grado di resilienza mostrato è bassissimo. I soldi che servono non si trovano certo strizzando le tasche agli orvietani come è stato fatto in questi ultimi due anni nei quali la pressione fiscale locale a Orvieto è raddoppiata : Ciascuna famiglia viene colpita mediamente con oltre 500 euro all'anno di aumenti su tasse, imposte e servizi.

Servisse almeno a stabilizzare il bilancio corrente avrebbe un senso coprirsi di tanta impopolarità, invece non hanno alcun ritegno a presentare un bilancio che è pieno zeppo di previsioni aleatorie e così temerarie da far apparire persino l'ultimo bilancio presentato dall'uscente sindaco Mocio un esempio di rigore e verità.

E pensare che sulla veridicità del bilancio il centrodestra nel 2009 impostò e vinse le elezioni del sindaco di Orvieto.  Che tristezza osservare questo esempio di discutibile onestà intellettuale a cui degnissime persone serie e irreprensibili sembra vogliano indulgere a beneficio di parte nella rachitica e inutile lotta politica che si svolge in questo nostro borgo. E' evidente che hanno ragione i "corvi" e le opposizioni a chiedere un progetto e un'idea di futuro su cui confrontarsi. Sarebbe bella che Concina finisse il suo mandato prima grazie ai voti di consiglieri già eletti nelle liste dell'opposizione, poi anche grazie alle idee e i programmi chiesti all'opposizione.

In conclusione la resilienza dell'attuale classe dirigente governante la città è assai scarsa, non solo non hanno imparato molto dai propri errori, ma non hanno imparato niente neanche dagli errori degli altri che li hanno preceduti.

Pubblicato il: 10/07/2011

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