Santelli (Idv) e Longaroni (Pd). 'Miope improvvida e sbagliata la scelta di applicare tariffe differenziate per i lavoratori e gli studenti pendolari al parcheggione della stazione

"Comprendiamo le difficoltà di bilancio, comprendiamo la stretta che arriva ai Comuni e a tutti gli Enti locali per via delle manovre finaziarie che si succedono. Ma la scelta di Orvieto di applicare tariffe inique per i pendolari che ogni mattina per lavoro parcheggiano alla stazione speriamo che sia davvero un errore all'interno delle decisioni di bilancio dell'Amministrazione Comunale".
Ad affermarlo sono i consiglieri provinciali eletti nell'Orvietano Giorgio Santelli (Idv) e Daniele Longaroni (Pd).
"La cosa più assurda è che il Comune di Orvieto stabilisca tariffe differenziate che sono di 3 euro al mese per i residenti e di 20 euro al mese per i non residenti. Come se ci fosse differenza fra lavoratori. A Concina chiediamo: secondo lui i lavoratori dei comuni intorno ad Orvieto sono lavoratori di serie "B"? Forse non spendono il loro reddito, come gli Orvietani, vivendo in questo territorio? Non usano - pagando - le strutture i servizi del comune? Non contribuiscono alla realizzazione del Pil di Orvieto comprando nei negozi della città, venendo a cena o al cinema ad Orvieto, comprando i biglietti del Teatro. O forse non esistono abitanti del comprensorio che svolgono la propria attività economica a Orvieto pagando tasse e altro per la loro attività alla Città. La scelta dell'amministrazione di discriminare i pendolari lavoratori e studenti del Comprensorio rispetto a Orvieto è miope, improvvida, non solidale e speriamo davvero che ci possa essere un ripensamento da parte dell'Amministrazione di Orvieto".