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Macché cuoco di D'Alema. La tavole deve unire i poli

Gianfranco Vissani rientra nei palazzi della politica. Marcello Pera, dopo essere passato da lui a Civitella del Lago, lo ha chiamato a cucinare per questa sera a Palazzo Madama. Da cuoco di D'Alema a cuoco del Presidente del Senato.

Società

Gianfranco Vissani, il principe dei cuochi italiani, è stato chiamato a Palazzo Giustiniani per preparare il menù che stasera il presidente del Senato, Marcello Pera, offrirà ai massimi vertici politici di Palazzo Madama. L'idea di chiamare Vissani ai fornelli delle cucine senatoriali è venuta proprio a Marcello Pera che qualche mese fa, di ritorno da un'appuntamento istituzionale al quale aveva partecipato, si è fermato a Civitella del Lago, in provincia di Terni, per pranzare nel famoso locale di Vissani. Il titolare delle 4 forchette attribuitegli dalla guida Michelin non c'era e gli onori di casa (e dei fornelli) li ha dovuti fare il figlio. Lo stesso Vissani si dice oggi dispiaciuto per non essere stato presente in quella occasione ed ha espresso il desiderio di "riparare" stasera con tutto il suo impegno di cuoco a quell'assenza non voluta. "Ho chiesto personalmente il permesso al presidente del Senato di preparare un menù "scoppiettante", anche perché i pur preparatissimi cuochi del Senato hanno un approccio, a mio avviso, troppo istituzionale con i menù". Questi i piatti che verranno serviti stasera alla cena offerta di Pera. Tutti sono firmati da Gianfranco Vissani: Gamberi di fiume con zuppetta di cannellini e burro di acciughe; capitone con flam di cicoria, salsa di caffé al rosmarino, asparagi bianchi, julienne di zucca gialla; riso con tordi alle bacche di ginepro, salsa di olive verdi al basilico, insalatina di arance, cerfoglio e menta; polenta con spuntature e salsicce; guanciola con patate sotto la brace mantecate di felsinea al tartufo nero, carciofi alla mentuccia; selezione di formaggi; ravioli di uvetta passa, noci e cannella con salsa di cioccolato bianco alla vaniglia. Il tutto sarà bagnato da vini di qualità: Franciacorta Villa Crespia, Chardonnay, Càdel Bosco del 2001, Guado al Tasso Antinori del 2000 e Sagrantino 25 anni Arnaldo Caprai del 2000. "Ai fornelli - ha detto Vissani conversando con i giornalisti - mi sento un artista come il direttore Maazel. Sotto certi profili sono convinto che la cucina unisce anche più della musica".

Pubblicato il: 21/12/2003

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