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IL VENTO E' CAMBIATO!

Nota del capogruppo PdL al Comune di Orvieto Stefano Olimpieri

Riceviamo da  Stefano Olimpieri, capo gruppo PdL Comune Orvieto, e pubblichiamo

Il vento molto spesso viene usato come termine per rappresentare un cambiamento, magari solo potenziale, dello status quo: ogni qual volta in politica si materializza anche una minima novità si dice senza mezzi termini, a sinistra come a destra,  che "il vento è cambiato".

Chi non se ne fosse accorto, anche nella politica orvietana il vento è cambiato, tanto che il variegato  e colorato blocco anti-Concina ha dovuto rimettere in frigorifero le bottiglie di champagne e rinviare il brindisi per festeggiare la caduta del Sindaco. Durante tutto il periodo primaverile il blocco conservatore, cementatosi con l'unico scopo di mandare a casa Concina, ha cercato in ogni modo di cestinare le regole fondamentali della democrazia, cercando di sostituire un Sindaco liberamente eletto con un Commissario: in sostanza, dopo aver preso atto che i rappresentanti del PD sui banchi dell'opposizione non erano (e non sono) capaci di scalfire, neanche minimamente, la compattezza di Concina e dalla sua maggioranza,sia dentro che fuori il Consiglio Comunale, il blocco conservatore ha cercato in ogni modo di fareun vero e proprio golpe attraverso una serie di azioni extra- consiliari. Per mesi è stata strumentalizzata qualunque situazione politica e personale, non capendo che i tempi sono fortunatamente cambiati ed il vecchio armamentario fatto di maldicenze, di menzogne, di denigrazioni e di pugnalate alle spalle è ormai definitivamente sepolto dalla storia. Questo blocco conservatore, il cui unico collante si fonda sull'anti-concinismo e sulla spasmodica volontà di tornare a gestire il potere con le vecchie logiche è uscito miseramente sconfitto, malgrado avesse messo insieme il classismo sindacale, gli imbonitori da salotto, qualche penna spuntata ed i "grandi" vecchi di via Pianzola. La strategia di "tretticare" durante la primavera, per poi aspettare che, presi  dalla morsa delle difficoltà, Concina e la sua maggioranza alzassero  bandiera bianca per la manifesta impossibilità di presentare un bilancio credibile, aveva certamente una sua logica; ma, come in tutte le cose, i conti vanno fatti tutti e fino alla fine. E' successo, in sostanza, che questa variegata brigata si era dimenticata di confrontarsi con la politica ed aveva creduto che bastassero due bandiere rosse in piazza, qualche cena carbonara, una lettera e tante menzogne per mandare a casa un Sindaco democraticamente eletto. Un Sindaco, tra l'altro, chesta cercando, di fronte alle mille difficoltà che si è trovato innanzi, di bonificare la città di Orvieto dalla palude in cui è stata buttata: quella palude melmosa  concepita e cresciuta dallo stesso sistema intorno al quale si è ritrovato quel blocco conservatore che ha cercato di rialzare la testa nella primavera scorsa.

I tempi, però, sono cambiati, tanto che è bastato un documento politico - neanche troppo sofisticato - e l'approvazione da parte della Giunta del bilancio 2011 per far abbassare le penne al blocco conservatore: è bastato che si rimettesse al centro del dibattito la politica e, come per incanto, coloro che non hanno argomenti e che credono di stare ancora sul piedistallo impartendo lezioncine sono stati spazzati via dal vento.

E' vero, in questa città sta soffiando un vento nuovo che sta spazzando via le vecchie logiche; è un vento fresco che sa di rinnovamento e che la città aspettava da tanto tempo; ma per essere all'altezza del vento che cambia dobbiamo continuare ad essere noi stessi e non dimenticarci mai di essere AMICI DEL VENTO.

 

Pubblicato il: 04/07/2011

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