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'L'Orto del prete' divide i poranesi

Nota della minoranza Insieme per Porano a proiposito della destinazione dell'area all'inizio del paese. "Non si capisce chi acquisirà i terreni della parrocchia; sembrerebbe un privato che acquisirà l'area, provvederà alla sua urbanizzazione, costruirà e venderà i negozi"

Riceviamo da Gruppo Insieme per Porano ( MARIA ADELAIDE RANCHINO, MASSIMO BIANCHINI, SILVIA PELETTI, GIOVANNI BARBAGALLO) e pubblichiamo

L'Amministrazione comunale di Porano dopo numerose sollecitazioni e una raccolta di più di 100 firme da parte dei cittadini, venerdì 24 giugno, ha organizzato un'assemblea pubblica per discutere del progetto della cosiddetta area "Orto del prete".  L'assemblea era stata preceduta da una presentazione fatta dal parroco in chiesa dopo la S. Messa, sicuramente fuori luogo.  Ma invece di trovare grande entusiasmo tra gli intervenuti, per altro numerosi, si è evidenziata una grande perplessità al riguardo. Anche il nostro gruppo ha sempre rimarcato la propria contrarietà non alla risistemazione, auspicabile, ma al progetto presentato in fretta e furia una sola volta in consiglio con il titolo "sistemazione dell'area tra Via N. Neri e Via G. Mazzini per favorire l'accessibilità al centro storico" (Delibera CC del 21/06/2010). Non si può certamente parlare, come ha erroneamente sostenuto Giorgio Cocco durante l'assemblea pubblica, di atti e deliberazioni in Consiglio se si fa riferimento alle "Comunicazioni" del Sindaco che non permettono votazioni o discussioni ampie e approfondite sull'argomento, ma che illustrano ai consiglieri senza possibilità di voto lo stato dell'arte di un progetto.

E' risultato chiaro, durante l'assemblea, che per il primo stralcio, dove si prevede esclusivamente la risistemazione e la razionalizzazione del sistema di accesso e uscita al parcheggio già esistente con la creazione di viabilità a senso unico, la parte pubblica di finanziamento prevista è di  250.000,00 € finanziata parte con un intervento della Regione Umbria e parte dal Comune di Porano. 

E' risultata meno chiara la procedura che porterà al secondo stralcio: non si capisce chi acquisirà i terreni della parrocchia; sembrerebbe un privato che acquisirà l'area, provvederà alla sua urbanizzazione, costruirà e venderà i negozi, rispettando, attraverso una convenzione, la volontà dell'Amministrazione comunale. E qui ci viene un dubbio: quale privato può essere interessato ad una spesa di circa 1.100.000,00 euro a fronte di superfici vendibili pari a sei negozi? E poi, perché la cifra è stata messa in bilancio nel piano pluriennale delle opere pubbliche se durante l'assemblea il Sindaco ha chiaramente detto che il Comune non può partecipare al secondo stralcio del progetto perché non è in grado di sostenere una "finanza di progetto" prevista dal "Codice degli Appalti"? Fino al 24 giugno l'Amministrazione è riuscita a nascondere la verità. Ma dopo l'assemblea pubblica si è capito che l'attuale maggioranza non può fare il project financing, che il secondo stralcio dell'opera è affidato al "buon cuore" del privato che potrà guadagnare dai sei locali commerciali per poi cedere in uso gratuito alla parrocchia un locale per utilizzo sociale. Non solo, il primo stralcio dei lavori già approvati è propedeutico per l'avvio del secondo. 

In tutto questo poi c'è un grande punto interrogativo: la diocesi, che ha la titolarità del bene e che non ha ancora deciso sulla vendita e in un incontro avuto dal nostro gruppo con SE mons. Giovanni Marra è stata chiara l'intenzione di procedere all'alienazione solo in presenza di un'unità della comunità cristiana, che, ad oggi non c'è.

Siamo rimasti delusi noi dell'opposizione e sono rimasti delusi i cittadini di Porano, quindi, che si sono trovati davanti questo progetto che prevede lo sbancamento di un'area all'ingresso del centro storico per realizzare una nuova piazza, ancora una, accanto a quella storica della "Porticciola", di sei locali commerciali interrati e due spazi per uso sociale. Di parcheggi non c'è quasi traccia, solo 4 miseri posti che dovrebbero servire per i negozi, per le ricorrenze, per le feste e gli avvenimenti religiosi e civili e altro.  Niente di più. Come si migliora l'accessibilità in questo modo? Con questo progetto verrà stravolta un'area che ha un valore affettivo per i poranesi per fare un investimento privato. A Porano sorgerà una nuova piazza, mentre quella storica della cosiddetta "porticciola" rimane in stato di abbandono dopo l'ultimo intervento fatto dalla precedente amministrazione con un'area verde e la risistemazione dei parcheggi. Come gruppo consiliare, abbiamo evidenziato, che era più importante riqualificare la piazza della Porticciola che storicamente è la piazza dei Poranesi e che deve rimanere l'unica piazza di accesso al centro storico.

Insomma, dopo l'assemblea pubblica ci è sembrato proprio che il Comune se ne lavi le mani e lasci alla Chiesa di inserire tra le proprie prerogative un'ulteriore ragione sociale (costruzione di negozi).

Atteggiamento "pilatesco" che non fa onore a chi lo ha intrapreso lasciando ad altri l'onere della scelta. Il nostro gruppo ritiene che l'area debba essere acquisita al patrimonio comunale per realizzarci una struttura per il tempo libero inserendo un piccolo campo polivalente pavimentato, prato, alberature, panchine e un'area ristrutturata data in uso gratuito esclusivo alla parrocchia, ma soprattutto ritiene indispensabile una implementazione dell'attuale parcheggio.  In questo modo, così si andrebbe a dare soddisfazione a molti cittadini mentre quello che propone il Comune ne soddisferebbe davvero pochissimi.

 

 

Pubblicato il: 02/07/2011

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