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Ingovernabilità in Comunità montana. Il centrosinistra è alle corde

Nota del gruppo di centrodestra

Riceviamo dal gruppo di centrodestra in Comunità montana e pubblichiamo.

Il centro sinistra non è in grado di governare la ONAT, ossia la Comunità Montana che comprende ben trenta comuni tra cui spicca Orvieto, Todi, Narni e Amelia. Quello che è successo in questi giorni nel Consiglio Comunitario è la dimostrazione che l'arroganza e la supponenza non pagano.

Nel Novembre scorso, il centrodestra, al fine di assicurare la governabilità dell'ente, indispensabile al corretto funzionamento dello stesso per garantire da una parte gli interventi sul territorio e dall'altra i propri dipendenti propose l'elezione di una Giunta  trasversale ai tradizionali schieramenti politici, una giunta quindi rappresentativa delle maggiori forze politiche presenti in Consiglio; una forma apparentemente anomala ma di fatto l'unica sostenibile. Il centro sinistra,  abituato com'è in Umbria a sedere su tutte le sedie possibili, fece quattro conti e con una prova di forza elesse con 47 voti su 90 (appena uno in più del necessario) il Presidente ed una Giunta monocolore. Allora, la sete di potere e poltrone, evidenziò la scarsa lungimiranza politica, determinando quella situazione che ad oggi l'ha impossibilitata ad approvare il conto consuntivo 2010 (termine ultimo era il 30 aprile) ed il bilancio di previsione 2011 (termine ultimo il 30 giugno). Inutile si è dimostrata l'inusuale doppia convocazione a distanza di appena due giorni, il 28 e 30 giugno; segno, a priori, della consapevolezza dei propri limiti, frutto di continue diatribe interne fra esponenti della margherita, del PD, dei socialisti, dei Ventoliani ecc.... , tutti politici navigati abituati a pensare più ai fatti propri che agli interessi dei territori da gestire.

Il problema è che si è chiesto al centrodestra di dimostrare quella responsabilità politica che loro non hanno, per approvare un consuntivo 2010 che ha un deficit certo di ben 540.000 €, senza malignare su ipotetiche "sviste contabili"; dicono che vogliono ripianare il debito vendendo beni immobili di proprietà, ma in otto mesi non sono stati neanche capaci di preparare il bando necessario.

Il loro immobilismo si evidenzia  anche ai livelli regionali, dove il disegno di legge che prevede di sostituire le attuali Comunità Montane con una "elefantiaca ''Agenzia della forestazione" (altro carrozzone presumibilmente ingovernabile) è tenuto fermo da quasi sei mesi in prima Commissione Consiliare.

Perché non ci hanno voluto in Giunta?

Forse perché avremmo impedito la gita in Borgogna del presidente, del direttore e di due assessori, costata all'ente migliaia di euro, allo scopo di sostenere un gemellaggio che alla luce della riforma endoregionale non vedrà mai la luce?

Forse perché avremmo messo i paletti giusti su dismissioni e loro modalità di esecuzione?

Forse perché avremmo cercato di ottimizzare le risorse a disposizione e distribuirle meglio sul territorio seguendo una logica territoriale e non politica?

Forse perché, anche nei loro feudi, la gente si sarebbe accorta che il centrodestra ha risorse umane e politiche per amministrare meglio di loro, come sta dimostrando ormai da anni in molti comuni umbri, ottenendo il consenso non attraverso antiquati sistemi di potere ma attraverso un'efficiente e continua azione amministrativa che ci vede costantemente vicino alla gente ed ai suoi problemi.

 

Pubblicato il: 02/07/2011

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