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Deserto anche il bando dell'Albornoz

Nessuno, alle condizioni dettate dal Comune, vuol gestire lo spazio dei giardino dei pubblici. Protesta l'associazione che era interessata: 10 imprenditori orvietani capitanati da Antonio Ercolini

ORVIETO - Deserto anche il bando per la concessione della Fortezza dell'Albornoz per il periodo estivo. Ormai sembra una maledizione, il Comune in campo di vendite e concessioni non ha proprio "fortuna". Neanche quando si tratta di "affittare" uno spazio allettante come i giardini pubblici. A quanto pare la cordata che era pronta a gestire l'Albornoz ha fatto un passo indietro per le condizioni troppo onerose dettate dal bando, pubblicato "improvvisamente" a metà giugno dopo che l'idea era stata sottoposta al sindaco alcuni mesi fa. Ne spiega i dettagli il presidente stesso dell'associazione "La Fortezza" che si era appositamente costituita per l'occasione, l'imprenditore, Antonio Ercolini. Aziende ed associazioni - dieci in tutto - si erano messe insieme e avevano sottoposto un progetto al sindaco sin dal mese di aprile. "Dopo vari incontri - racconta Ercolini in una lettera aperta che a questo punto chiarisce molte delle perplessità sul bando sollevate nelle ultime due settimane - una mattina leggiamo il giornale e ci troviamo che l'amministrazione" per tutto quello che l'associazione aveva proposto "si inventa un bando che se qualcuno lo legge con attenzione, scopre che le richieste dell'amministrazione a conti fatti sono di un investimento non minore di 60mila euro all'anno, solo per il mantenimento". "Anche questa volta è stato perso un treno - aggiunge il presidente dell'associazione - alcuni mesi fa si diceva che le aziende non venivano coinvolte per degli eventi, e per fare un esempio non vennero fatti gli spettacoli degli artisti di strada, facendo polemica di nessun intervento privato quando il Comune non aveva soldi per l'evento. Oggi ci sono persone che non chiedono nulla al Comune, che mettono insieme dei soldi per provare a creare degli eventi e cosa si fa? Si getta tutto per creare un bando fuori da tutti i tempi necessari per gli eventi progettati, pensando di scaricare ad altri il costo di gestione di un giardino che se qualcuno oggi entra è mantenuto in maniera precaria e niente viene fatto di tutto quello richiesto nel bando". "La Fortezza" ovviamente non ha partecipato al bando e anzi a questo punto chiede "altre aziende - dice Ercolini - partecipino alla vita dell'associazione, per dare un segnale a chi ci governa che siamo stufi del non fare o di essere boicottati per tutto quello che si propone, vogliamo far rinascere Orvieto creando momenti di opportunità in tutti i settori, ma per fare questo abbiamo bisogno di gente, aziende, associazioni, che hanno voglia di investire in tempo, in idee ed economicamente, visto che il Comune non riesce ad essere un supporto per le iniziative messe in campo". S.T.

Pubblicato il: 01/07/2011

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