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AD ORVIETO IL 66° CONGRESSO NAZIONALE ASSOENOLOGI

9-12 luglio. Oltre quattrocento iscritti, tra enologi di tutta Italia e i numerosi e prestigiosi giornalisti specializzati ed importatori internazionali. Orvieto diventerà per tre giorni la città ambasciatrice del vino italiano nel mondo

foto di copertina

di Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi-sezione Lazio Umbria

AD ORVIETO IL 66* CONGRESSO NAZIONALE ASSOENOLOGI
1891--2011, centoventi anni di Assoenologi, la più antica associazione di categoria al mondo verranno celebrati ad Orvieto con una cerimonia inaugurale alla presenza del Ministro delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali alla quale seguirà per 2 giorni un congresso ricco di temi interssanti e di assoluta attualità 
Il prossimo 9-12 luglio, Orvieto, quindi, diventerà per tre giorni la città ambasciatrice del vino italiano nel mondo.

Per gli enologi di tutta Italia, si tratta di un momento di grande importanza personale e professionale, tre giorni nei quali sarà possibile esaminare e riflettere in questo momento che sembra riservare nuove e luminose prospettive, dopo gli ultimi anni di risultati altalenanti.

Per l'Umbria, ed in particolare per la città di Orvieto, ci sarà la possibilità di mostrare i suoi più grandi tesori della produzione alimentare e vitivinicola.
Artefice di tutto ciò il Comitato della Sezione Lazio Umbria, che ha dapprima pensato ed ideato ed in seguito realizzato un qualcosa mai fatto nella pur centenaria storia della Associazione Enologi; organizzare un Convegno Nazionale in Umbria. E non poteva che essere un Convegno ispirato alla  filosofia professionale dell'enologo di oggi e di domani Infatti, il programma è articolato e tocca diversi argomenti, da quelli strettamente tecnici a quelli più spinosi del mercato e del trade.
Interverranno personalità nazionali e internazionali della ricerca scientifica che ci aggiorneranno su temi quantomai attuali quali il riconoscimento dei vitigni sia nel vigneto che nei vini, il controllo della qualità tramite detector ottici piuttosto che il monitoraggio a distanza della qualità dei vini in cantina. Da qui il titolo della prima sessione"l'innovazione del controllo" Una sessione a parte verrà dedicata al marketing, personalità internazionali di primissimo piano ci illustreranno i segreti dei mercati più importanti al mondo, Stati Uniti d'America, Russia, Paesi asiatici,al fine di conoscere quali sono i meccanismi per aggredirli e perché certi prodotti sfondano ed altri rimangono al palo. Saranno relazioni "fuori dai denti" che andranno a scavare più nelle criticità che nei successi delle nostre bottiglie all'estero,con lo scopo di migliorare sempre più le performance del vino italiano nel mondo La comunicazione sarà argomento di grande importanza se e' vero,come e' vero,che rappresenta la via migliore per garantire al vino la propria identità territoriale
 Si tratta di un'occasione unica per gli oltre quattrocento iscritti, tra enologi di tutta Italia e i numerosi e prestigiosi giornalisti specializzati ed importatori internazionali, in quanto ci sarà la possibilità di degustare a pranzo e a cena, ma soprattutto nell'ambito di una imponente ed interessante degustazione, i vertici della vitienologia umbra e far comprendere appieno i passi in avanti compiuti dalla nostra Regione.
E se da una parte i congressisti saranno occupati tra conferenze tecniche sulle nuove tecnologie in vigna o su relazioni di comunicazione e marketing, impartite da operatori del settore, i familiari potranno concedersi qualche giorno di svago visitando la città sotterranea, il quartiere medievale e tutte le bellezze che Orvieto nasconde al visitatore distratto. E chissà se al rientro dei partecipanti nelle proprie regioni, il racconto di un Convegno dedicato sul vino e svoltosi a Orvieto non possa contribuire e convincere un amico a passare qualche giorno in Umbria, degustando con piacere ciò che questa Terra produce.
 

Pubblicato il: 29/06/2011

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