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Orvieto. Raccolta differenziata al 68%

Margottini lancia un "Patto per la sostenibilità ambientale", in grado di identificare gli strumenti metodologici e conoscitivi per consentire alle amministrazioni comunali  dell'Orvietano di intraprendere un processo virtuoso di sviluppo. Per allargare il progetto oltre Porano ci vuole però la "politica", i rapporti, la fiducia, la volontà...

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68,01%. E' il dato percentuale di raccolta differenziata registrato lo scorso mese di maggio sul centro storico di Orvieto. Da questo prendono forma nuove esperienza di gestione integrata dei rifiuti e prospettive di sviluppo di cui ha parlato l'assessore all'Ambiente ed energia Margottini nel recente convegno organizzato dall'Associazione Amici della Terra sul tema appunto della gestione integrata dei rifiuti.

"Nell'attuale scenario, dove la produzione di rifiuti è in costante crescita e la cui gestione comporta un costo sempre più elevato in termini ambientali ed economici - dice l'assessore all'Ambiente ed energia Claudio Margottini - la nuova sensibilità e l'evoluzione normativa stanno ponendo in grande rilievo l'importanza della differenziazione dei rifiuti, da cui avviare una virtuosa politica di riciclaggio, nonché la prevenzione e minimizzazione della produzione. L'obiettivo è quello di promuovere azioni che, attraverso una più spinta raccolta differenziata, portino al recupero dei rifiuti minimizzandone la quantità destinata allo smaltimento e massimizzandone il recupero di materia".

"I cittadini orvietani - aggiunge - hanno chiaramente espresso lo loro volontà in merito a tale dibattito, in modo silenzioso e democratico, portando la raccolta differenziata del centro storico al valore del 68,01 % nel mese di maggio 2011. Si tratta di un impegno eccezionale dei cittadini, al quale siamo tutti riconoscenti e grati, ma che oggi deve divenire una opportunità aggiuntiva per il territorio.  In questo settore si stanno difatti sviluppando iniziative industriali di grande rilevanza e che non conoscono i contraccolpi della crisi economica. Con incentivi regionali nazionali ed europei. Già oggi la Commissione europea sostiene finanziariamente progetti per lo start up di attività industriali in questo settore. Ad esempio, il bando 'Eco-innovation' (http://ec.europa.eu/ecoinnovation) prevede contributi per:

1. migliorare i processi e i metodi di smaltimento dei rifiuti di materiali, di costruzioni, dei rifiuti commerciali/industriali, dei rifiuti potenzialmente riciclabili e non provenienti da materiale o equipaggiamento elettrico/elettronico e da veicoli da rottamare;

2. promuovere l'utilizzo di prodotti innovativi ottenuti utilizzando materiale riciclato o facilitando il processo di riciclo, in armonia con gli standard internazionali per i prodotti, le esigenze di design avanzato e le richieste da parte dei consumatori per elevati livelli di qualità;

3. promuovere innovazioni commerciali per rafforzare la competitività delle industrie che si occupano del riciclo dei rifiuti".

"Si tratta di cicli virtuosi - aggiunge Margottini - sui quali vogliamo spingere l'imprenditoria locale dell'Orvietano ma, soprattutto, i giovani in cerca di nuova occupazione, in accordo con tutte le Amministrazioni territorialmente competenti, per creare un polo industriale a supporto dell'intera Regione Umbra. Si tratta di un primo pilastro di quella 'green economy' che vuole coniugare sostenibilità ambientale, economia ed impatto sociale. Il tutto, e questa è la vera innovazione culturale dell'Orvietano, rafforzando il legame con la storia, la cultura e le tradizioni locali. Uno sviluppo sostenibile del nostro futuro, solidamente basato sulla nostra storia. Per incentivare questo modello abbiamo avviato, insieme al Comune di Porano ma con l'auspicio di estenderlo a tutti i comuni del comprensorio, un Patto per la sostenibilità ambientale, in grado di identificare gli strumenti metodologici e conoscitivi per consentire alle Amministrazioni comunali  di intraprendere un processo virtuoso di sviluppo. Tale patto vuole:

1.  orientare lo sviluppo futuro delle comunità locali verso la green economy e la modernità nella gestione del territorio e nell'erogazione dei servizi

2.  razionalizzare strutture, progetti e servizi per evitare inutili e costose sovrapposizioni

3.   individuare interventi puntuali all'interno di una visione strategica globale, ma in grado di essere svincolati rispetto a tale visione e realizzati autonomamente a seconda delle condizioni (economiche, ambientali, congiunturali);

4.   monitorare l'evoluzione nell'applicazione degli strumenti del Piano per poter adattare quest'ultimo alle esigenze che sopraggiungeranno nell'arco del tempo".

"In altre parole - conclude l'assessore all'Ambiente - una cabina di regia per lo sviluppo sostenibile e la crescita sociale, occupazionale ed imprenditoriale dell'Orvietano, basate sulla green economy. I Comuni di Orvieto e Porano sono quindi disponibili ad aiutare tutte le iniziative progettuali che vedano come caso di studio il proprio territorio, realizzati da imprenditori ed esperti locali, fornendo dati ed informazioni per favorire lo sviluppo di tali progetti innovativi. Inoltre, le amministrazioni sono disponibili a siglare lettere di patrocinio e possibilmente anche partenariato per quelle iniziative che si inseriscono nel processo di sviluppo sostenibile identificato dagli stessi comuni, aventi ovviamente ricadute scientifiche, tecnologie ed occupazionali sul territorio".

 

 

 

Pubblicato il: 29/06/2011

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