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San Lorenzo in Vineis trasformata in una rimessa degli attrezzi

Il complesso monastico di antichissima costruzione, più volte modificato e risalente alla metà del Cinquecento è un monumento sottoposto a vincolo di tutela in materia di beni culturali e ambientali

foto di copertina

ORVIETO - Crolla il tetto della sagrestia, San Lorenzo in Vineis trasformata in una rimessa degli attrezzi. Si presenta così l'antico complesso monastico all'interno del cimitero civico. Una parte del tetto è crollata e la chiesa in completo abbandono, nonché depauperata di tutte le sue ricche tele, viene utilizzata ormai come magazzino per materiali di ogni tipo: sabbia, scale, ponteggi, betoniere, assi in legno. Ci sono perfino una vespa e un motorino. Come noto, il complesso monastico di antichissima costruzione, più volte modificato e risalente alla metà del Cinquecento è un monumento sottoposto a vincolo di tutela in materia di beni culturali e ambientali.

Disabitato da lunghissimo tempo è stato oggetto di lavori in anni recenti. I lavori di consolidamento statico e funzionale, che hanno interessato singole porzioni dell'edifico, hanno permesso l'agibilità di tutto il complesso. L'annesso convento in anni ancora più recenti è stato ristrutturato con opere di finitura del chiostro al piano terra, e con la realizzazione di servizi igienici, pavimentazioni e infissi al secondo piano. Soldi spesi: 100mila euro. La pregevole chiesa però è completamente abbandonata. E pensare che le brochure del Parco archeologico ambientale dell'Orvietano (Paao) riportano il complesso come terzo luogo di interesse del percorso dopo Campo della Fiera e Selciata del Tamburino ma anche insieme a Santo Spirito degli Armeni, Diverticolo della via Cassia, Sugano, Fonti del Tione, convento della Trinità ed altro. Il Paao si prefigge di promuovere valorizzare e coordinare il patrimonio storico-archeologico e paesaggistico-ambientale che caratterizza l'intera area del comprensorio con la costruzione di percorsi didattici e l'attivazione di servizi culturali e turistici.

Pubblicato il: 22/06/2011

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