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Còncina. Sotto le chiacchiere niente

di Dante Freddi  La conferenza stampa di ieri è stata un'ora di fervorini contro il Pd e la minoranza, sotto il controllo attento del "segretario politico" della destra nostrana, gongolante per l'aggressività del sindaco, aderente perfettamente agli indirizzi politici ed allo stile prevalenti nella maggioranza

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Ieri mattina il sindaco ha convocato una conferenza stampa "sulle tematiche inerenti a strumenti di finanza derivata (swap), ambiente, infrastrutture, caserma Piave, varie ed eventuali". Questo l'ordine del giorno. E' stata un'ora di fervorini contro il Pd e la minoranza, sotto il controllo attento del "segretario politico" della destra nostrana, gongolante per l'aggressività del sindaco, aderente perfettamente agli indirizzi politici ed allo stile prevalenti nella maggioranza.
Ma sotto le chiacchiere niente.
Non un cenno a qualcosa che potesse essere utile per immaginare un passo innanzi rispetto alla stagnazione di oggi, tranne la comunicazione, già nota, che si chiuderà il bilancio e, questa sì notizia, venerdì i capigruppo avranno tutti i documenti relativi e quindi a luglio presumibilmente sarà riunito il consiglio comunale per l'approvazione, fuori dai termini di legge.  
C'è poi la notizia, da noi estorta, che quest'anno Orvieto avrà minori trasferimenti da parte del Governo Berlusconi per ben 600mila euro. Per motivi politici ovvi questo è un aspetto taciuto.
Altra succosa informazione è che venerdì 1 luglio aprirà forse il parcheggio di via Roma e che i parcheggi saranno gestiti direttamente dal Comune, come suggerito da Gnagnarini già un anno fa. Còncina aveva bisogno di sfogarsi e ha invitato il suo pubblico, adescato con la promessa di notizie, a cui raccontare di nuovo la solfa degli ultimi due anni, i debiti degli sciagurati che l'hanno preceduto, l'atteggiamento "sempre acidamente contro" della minoranza, lo "squallido tentativo di cellodurismo (stile Lega n.d.r.) del PD", lo strenuo lavoro che compie per "ripulire i cassetti di schifezze di finanza allegra", l'imbarazzante posizione dei "consiglieri del Pd diretti da telefonate di personaggi oscuri".  

Avrà anche ragione, probabilmente ha ragione, ma basta così, non serve più. Si sta correndo il rischio di divenire tutti macchiette di noi stessi, con caratteri così esasperati da non riconoscerci più.

Sulla Piave, su questioni serie, niente di nuovo, al di là del titolo della conferenza stampa, soltanto che "stiamo lavorando", "ci sono tanti interlocutori interessati", "a beve una conferenza stampa di dettaglio".
Non è mancata la solita bordata per la stampa meno docile, ad alcune testate "alla ricerca di compiacere vecchi amici".

Niente di nuovo sotto il sole.

 

Pubblicato il: 21/06/2011

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