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CUSTODI, QUALITA' E TERRITORIO VINCONO LA CRISI

Continua il viaggio del Consorzio Vini di Orvieto tra i produttori. La cantina orvietana, nata nel 2003, auspica una collaborazione tra le piccole aziende. Donne e giovani: una grande risorsa

Qualità e territorio sono le parole guida che ispirano la filosofia della cantina Custodi, azienda tra le più giovani dell'Orvietano, nata nel 2003, in località Canale, dal sogno di Gianfranco Custodi che oggi conduce la cantina di famiglia insieme alle figlie: Chiara (che cura direttamente la parte enologica con la collaborazione esterna di Maurilio Chioccia) e Laura.

Dei 37 ettari, coltivati sopra una terrazza naturale che si affaccia sulla rupe e sul Duomo, almeno la metà produce uve che rientrano nella denominazione Orvieto Classico e i restanti sono destinati alla coltivazione di sangiovese e vitigni internazionali. La produzione oscilla tra le 55 e le 60mila bottiglie che vengono vendute per il 60% all'estero e per il 40% in Italia. Una parte della produzione è venduta come sfuso agli imbottigliatori che annualmente si aggiudicano la fornitura.

Su questo Gianfranco Custodi ha le idee chiare: "Puntare con la propria etichetta alla grande distribuzione è un'operazione da evitare nella maniera più assoluta - afferma - Si finisce nella logica dei numeri e nella guerra dei prezzi che svilisce l'immagine del vino.Per questo abbiamo scelto di essere presenti nelle enoteche e nei ristoranti, evitando accuratamente la grande distribuzione.

Il nostro miglior cliente è quello che viene in cantina, un cliente fidelizzato che viene, prevalentemente come turista, e che torna, conquistato dalla qualità dei vini, ma anche dal fascino del posto".E' questo il "segreto" di Custodi: "Vendiamo il vino abbinato al territorio" scandisce il titolare della cantina orvietana, agevolato in questo dalla magnifica posizione dell'azienda, dalla presenza in prestigiose guide d'Oltre Oceano, ma anche dall'accoglienza che è la cifra distintiva della famiglia. Alla bellezza del territorio che porta i Custodi a curare anche gli aspetti esteriori dell'azienda e del panorama stesso che si gode dalla grande e nuovissima sala degustazioni, si unisce la cura in vigna e in cantina, da cui deriva la qualità del prodotto.

"Qui entrano in gioco le mie figlie - afferma Custodi con giusto orgoglio - Sono convinto che nel mondo del vino ci vogliano le donne - dice -. La loro attenzione, il loro scrupolo, la meticolosità, la competenza, la passione che mettono nelle cose che fanno".Quanto all'attuale situazione dell'Orvieto l'azienda mantiene un certo ottimismo. "Fortunatamente non sentiamo la crisi - dichiara Custodi -. Anzi in otto anni abbiamo avuto una crescita insperata. Giocano a nostro favore la conduzione familiare e la valorizzazione del territorio, armi vincenti evidentemente contro la crisi.

Semmai il problema che mette in ginocchio tante aziende sono i ritardi nella riscossione, un sistema di pagamenti a lungo termine che determina problemi di liquidità.Per il futuro - conclude Custodi - mi piacerebbe vedere tante piccole aziende come la nostra consociarsi per penetrare i mercati emergenti. Nell'Orvietano si registra da sempre, invece, un certo scollamento tra le aziende, una tendenza a lavorare ognuno per se. Mi sento di dire però che i giovani in questo rappresentano una grande speranza, c'è una nuova generazione nel mondo del vino locale meno litigiosa, meno invidiosa e più collaborativa".

Per info:GIANFRANCO CUSTODI
località CanaleViale Venere
05018 Orvieto (Terni) telefono 0763.29053
info@cantinacustodi.com

Pubblicato il: 21/06/2011

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