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Orvieto. La minoranza abbandona l'aula

In attesa di far tornare i conti, non ci sarà Consiglio entro il 30 giugno. Il prefetto  lo consente. E' un gioco al rinvio sulla pelle della città

ORVIETO - Se il Comune intende votare il bilancio entro il 30 giugno non ci sono i tempi tecnici, ovvero i 15 giorni durante i quali i consiglieri devono avere le carte. Resta al Comune la possibilità di convocare il consiglio entro fine mese, fissando una data per i primi di luglio nel rispetto di tali termini. È questo sostanzialmente quanto ha mandato a dire ieri il prefetto di Terni, con nota ufficiale al Comune di Orvieto, in risposta alla lettera di segnalazione fatta pervenire dal Pd sul mancato deposito dei documenti di bilancio. Una situazione che resta d'emergenza, nonostante il piccolo passo avanti fatto ieri con la concitata approvazione a maggioranza delle linee di indirizzo inerenti la vertenza Comune di Orvieto - Bnl in materia di swap che consentirà di non iscrivere al bilancio oneri per 300mila euro (rata di fine giugno). Resta la "patata bollente" di Rbs. L'accordo sembra sfumare sempre più, sull'onda di una presunta illegittimità dell'operazione che ha messo sull'altolà gli stessi consiglieri di maggioranza. Risultato, se non si chiude l'accordo transattivo, a Pizzo e Romiti non resterà che una soluzione a quanto pare per far quadrare i conti del preventivo 2011, ovvero il taglio di tutti i servizi a domanda individuale. Ma andiamo con ordine e veniamo all'approvazione dell'atto di ieri, dove non sono mancate tensioni e colpi di scena. Ad irritare l'opposizione è stata la richiesta di inversione dell'ordine del giorno per anticipare l'atto sugli swap. Motivo: l'assessore Maurizio Romiti, presente alla seduta dopo mesi di assenza, avrebbe avuto un aereo da prendere al volo. Apriti cielo. Il centrosinistra, già irritato per l'andazzo generale di assenteismo dell'esecutivo, ha abbandonato in tronco l'aula consiliare. Chissà cosa devono aver pensato anche gli amministratori in quota Pdl che in un recente documento a questo proposito sono stati categorici. "Già dalla prossima settimana - asserivano in data 8 giugno - si deve rendere obbligatoria la presenza di tutti gli assessori presso i propri uffici almeno un giorno a settimana per confrontarsi con i cittadini: eccetto che per giustificati ed improrogabili motivi, è necessaria la presenza degli assessori in giunta ed in consiglio comunale, fin dall'inizio. Non saranno più tollerate assenze che si protraggono per mesi e mesi". In ogni caso al voto non ha partecipato neanche l'avvocato Guido Turreni che ha abbandonato l'aula in fase di dibattito. Ora è atteso il deposito dei documenti di bilancio, con le decisioni inevitabili che comporterà la necessaria iscrizione in bilancio di circa 400mila euro di spese (mancato accordo con la Royal Bank of Scotland). Oneri che dovranno trasformarsi in altrettanti tagli per far quadrare i conti. Presenti ieri in consiglio comunale anche alcune operatrici della Carli che hanno perso il posto di lavoro per effetto dei tagli alla cooperazione.

Pubblicato il: 18/06/2011

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