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Si sono perse le tracce della Palombella

Si è mossa la protezione civile per riacciuffare la colomba, la prima della storia, che domenica mattina si è ribellata. Le interpretazioni sull'accaduto in città sono le più disparate. Sventura per le sorti dell'amministrazione Concina? Rivolta alla "restaurazione" in atto in diocesi?

ORVIETO - Si è mossa la protezione civile per riacciuffare la colomba, la prima della storia, che domenica mattina si è ribellata al rito della Polombella. Di lei però si sono perse le tracce. Gli allevatori alle pendici della Rupe che forniscono ogni anno l'animale all'Opera del Duomo sono sicuri di vederla tornare a casa a giorni per l'istinto delle colombe di tornare sempre nel posto di partenza. Nell'immaginario collettivo ci si affanna però più sui significati del volo libero e ribelle della colomba che ha spezzato il rituale della Palombella che non sul suo destino più concreto e reale. La coppia di sposi - assicura i presidente dell'Opera del Duomo - in settimana avrà in dono un'altra colomba da custodire. Le interpretazioni sull'accaduto in città sono le più disparate. Sventura per le sorti dell'amministrazione Concina? Rivolta alla "restaurazione" in atto in diocesi? A questo proposito l'amministratore apostolico si era espresso in questi termini nell'omelia della veglia che ha preceduto la festa. "Ecco io vedo ricomporsi la nostra comunità, la vedo rivivere" ha detto Marra riferendosi alla partecipazione alla liturgia. "Sono segni eloquenti di una ristabilita comunione - ha scandito l'amministratore apostolico - Tutto questo è opera dello Spirito". L'animazione liturgica della veglia che da tanti anni non si teneva ad Orvieto è stata curata dai diversi movimenti e aggregazioni laicali. Un segnale di distensione da parte loro, che però - a quanto pare - non fa il paio con altrettanta disponibilità da parte della Curia a far pace con il "passato".

Pubblicato il: 14/06/2011

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