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L'omelia dell'arcivescovo Mons. Marra in occasione della grande veglia di Pentecoste. 'Ecco io vedo ricomporsi la nostra Comunità'

E' stata celebrata nella cattedrale di Orvieto ed ha registrato una vasta e convinta partecipazione di popolo, di sacerdoti e giovani che hanno accolto l'invito rivolto loro dall'Arcivescovo

"Ecco io vedo ricomporsi la nostra Comunità, la vedo rivivere, come questa sera, in questa Cattedrale di Orvieto, come il 29 maggio scorso nella Concattedrale di Todi per la ordinazione dei diaconi, come nella totale partecipazione del clero alla Messa crismale. Sono segni eloquenti di una ristabilita comunione. Tutto questo è opera dello Spirito".

Lo ha detto l'Arcivescovo Mons. Marra in occasione della Grande Veglia diocesana di Pentecoste che è stata celebrata nella cattedrale di Orvieto ed ha registrato una vasta e convinta partecipazione di popolo, di sacerdoti e giovani che hanno accolto l'invito rivolto loro dall'Arcivescovo.

Sul sagrato del Duomo dopo l'accensione  del fuoco e la preghiera di benedizione l'Arcivescovo, i presbiteri, i diaconi e il popolo sono entrati processionalmente per lo svolgimento della Veglia. Alla ricchezza della Parola di Dio, quattro letture dall'Antico testamento, una dal Nuovo e il Vangelo, che hanno presentato l'azione dello Spirito Santo nella storia della salvezza, ha fatto seguito l'omelia di Mons. Marra.

Mons. Marra in particolare si è intrattenuto sulla visione del profeta Ezechiele, la visione di una distesa immensa di ossa inaridite. "Il Signore fa dire a quelle ossa: "Farò entrare in  voi il mio spirito e rivivrete". Ezechiele vede rivivere quelle ossa. Quelle ossa - ha detto il presule - erano l'immagine del popolo d'Israele che pativa la schiavitù di BabiloniaIl Signore vuole dare speranza a quel popolo e dice: "Io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre trombe, o popolo mio,Farò entrare in voi il mio spirito e rivivreteVi farò ritornare nel vostro Paese". Riflettendo su questo brano di Ezechiele - ha continuato - mi sembra che oggi il Signore parli a noi attraverso il profeta e attraverso questa immagine delle ossa inaridite. Dopo le recenti vicende che hanno segnato la storia della nostra diocesi quanti hanno pensato o pronunciato le stesse parole di sconforto del popolo d'Israele: "le nostre ossa sono inaridite , la nostra speranza è svanita e noi siamo perduti" ?  Oggi il Signore ci incoraggia come ha incoraggiato il popolo d'Israele e ci dice : "Farò entrare in voi il mio Spirito e rivivrete ! ".

Ecco - ha commentato il Presule -  guardando a voi questa sera e pensando ai tanti incontri pubblici e privati con tutti i sacerdoti nei singoli Vicariati e con le aggregazioni laicali nella Consulta diocesana e con i singoli responsabili, vedo ricomporsi la nostra comunità, vedo che la nostra chiesa locale sta prendendo vita".

Mons. Marra dopo aver commentato il Vangelo ha illustrato in particolare le qualità dello Spirito santo: Spirito d'amore, Spirito di comunione, Spirito di missione., Spirito di verità, Spirito di santità, ed ha così concluso "nel giorno di Pentecoste nel cenacolo insieme agli Apostoli c'era Maria, la madre di Gesù che pregava perché lo Spirito Santo scendesse con l'abbondanza dei suoi doni. Da quel giorno Maria accompagna, come Madre il cammino della Chiesa nel mondoMaria questa sera è qui, presente, con noi e prega per noi. Noi la invochiamo perché ci ottenga una abbondante e rinnovata effusione dello Spirito Santo. La invochiamo perché ci aiuti a superare le tentazioni delle divisioni e contrapposizioni, e ci faccia comprendere che per essere Chiesa dobbiamo sempre essere e sentirci uniti; Uniti al Papa, Pastore della Chiesa Universale, sempre e senza riserve; uniti al Vescovo che lo Spirito Santo attraverso il Papa ha posto a guidare la nostra Chiesa di Orvieto-Todi;  uniti tra di noi cristiani, essere tutti una cosa sola per essere credibili dinanzi al mondo.  Maria ci aiuti soprattutto ad accogliere lo Spirito Santo di amore e di comunione, e per questo ci rivolgiamo allo Spirito Santo con le parole della liturgia di Pentecoste. "Vieni Santo Spirito,/Manda a noi dai cielo/un raggio della tua luce./ Vieni, padre dei poveri/vieni, datore dei doni/ vieni, luce dei cuori". Riempi il cuore dei tuoi fedeli, di questi fedeli, accendi in noi il fuoco del tuo amore per essere coraggiosi testimoni del Cristo Risorto e annunciatori di gioia, di speranza e di pace nella nostra  Chiesa e tra la gente della nostra città".

L'animazione liturgica è stata curata dai diversi movimenti e aggregazioni laicali.

Pubblicato il: 13/06/2011

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